Paurodon valens

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Paurodon
Mandibola di Paurodon valens
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Dryolestida
Famiglia Paurodontidae
Genere Paurodon
Specie P. valens

Il paurodonte (Paurodon valens) è un mammifero estinto appartenente ai driolesti. Visse nel Giurassico superiore (Kimmeridgiano - Titoniano, circa 155 - 145 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale era di piccole dimensioni, e doveva essere grande più o meno quanto un odierno topo (Mus musculus). La forma della mandibola e alcune caratteristiche della dentatura richiamano quelle delle odierne talpe dorate africane (gen. Chrysochloris). Paurodon possedeva una mandibola corta e robusta, comprendente solo otto denti postcanini (una dentatura ridotta rispetto a quella degli affini Amphitherium e Dryolestes). Erano presenti due premolari; i molari, con un talonide più corto rispetto a quello di Amphitherium, erano ben separati gli uni dagli altri, ed era evidente un diastema che separava il canino dai premolari. La mandibola era costituita da un ramo orizzontale corto e robusto, e da un'apofisi coronoide che si innalzava a una certa distanza dall'ultimo molare.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Paurodon è il genere eponimo dei paurodontidi (Paurodontidae), un gruppo di mammiferi arcaici classificati solitamente insieme ai driolestidi (Dryolestidae) nell'ordine Dryolestida. Paurodon valens venne descritto per la prima volta da Othniel Charles Marsh nel 1887, sulla base di resti fossili ritrovati nella formazione Morrison a Como Bluff (Wyoming).

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

La mandibola e i denti di Paurodon ricordavano notevolmente quelli delle odierne talpe dorate africane. Ciò suggerisce che la dieta di questo animale fosse composta da vermi (contrariamente a quella di altri driolesti contemporanei, che si nutrivano di insetti), e che le sue abitudini fossero fossorie, forse simili a quelle del più derivato e successivo Necrolestes (Averianov e Martin, 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • O. C. Marsh. 1887. American Jurassic mammals. The American Journal of Science, series 3 33(196):327-348.
  • M. J. Kraus. 1979. Eupantotheria. In: J. A. Lillegraven, Z. Kielan-Jaworowska, W. A. Clemens (eds.), Mesozoic mammals: the first two-thirds of mammalian history, 162-171.
  • D. R. Prothero. 1981. New Jurassic mammals from Como Bluff, Wyoming, and the interrelationships of non-tribosphenic Theria. Bulletin of the American Museum of Natural History, 167(5):277-326.
  • Z. Kielan-Jaworowska, R. L. Cifelli, and Z.-X. Luo. 2004. Mammals from the age of dinosaurs: Origins, evolution, and structure. Columbia University Press, New York 1-630.
  • G. W. Rougier, S. Apesteguía, and L. C. Gaetano. 2011. Highly specialized mammalian skulls from the Late Cretaceous of South America. Nature, 479:98-102.
  • A.O. Averianov and T. Martin. 2015. Ontogeny and taxonomy of Paurodon valens (Mammalia, Cladotheria) from the Upper Jurassic Morrison Formation of USA. Proceedings of the Zoological Institute of the Russian Academy of Sciences, 319 (3): 326–340.

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