Parascylliidae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Parascylliidae
Parascyllium ferrugineum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Chondrichthyes
Sottoclasse Elasmobranchii
Superordine Selachimorpha
Ordine Orectolobiformes
Famiglia Parascylliidae
Gill, 1862
Nomi comuni

Squali tappeto dal collare

Gli squali tappeto dal collare (Parascylliidae Gill, 1862) sono una famiglia di squali.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal Greco para (il lato di) + skylla (uno squalo)[1].

Areale[modifica | modifica wikitesto]

Vivono nelle acque poco profonde all'interno della fasce temperata e tropicale dell'Oceano Pacifico occidentale[2].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Sono relativamente piccoli: le specie più grandi raggiungono una lunghezza massima di 91 cm in età adulta. Hanno corpi allungati ed affusolati. Gli occhi assomigliano a quelli di un gatto e presentano la membrana nittitante. Sono dotati di barbigli sul mento. La pinna caudale è caratterizzata da un lobo superiore che non supera di molto l'asse del corpo, da un accentuato lobo terminale con tacca subterminale ed infine dall'assenza di un lobo ventrale[3].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La loro alimentazione non è del tutto nota, ma probabilmente si nutrono di piccoli pesci, crostacei ed altri invertebrati dei fondali[3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Si conoscono 8 specie divise in 2 generi[2]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Romero, P. 2002 An etymological dictionary of taxonomy. Madrid, unpublished.
  2. ^ a b (EN) Parascylliidae su FishBase, su fishbase.org. URL consultato il 1º gennaio 2009.
  3. ^ a b Compagno, L.J.V. and V.H. Niem 1998 Parascylliidae. Collared carpetsharks. p. 1241-1242. In: K.E. Carpenter and V.H. Niem (eds.) FAO identification guide for fishery purposes. The Living Marine Resources of the Western Central Pacific. FAO, Rome.
  4. ^ FishBase, su fishbase.org.
  5. ^ FishBase, su fishbase.org.
  6. ^ a b FishBase
  7. ^ FishBase, su fishbase.org.
  8. ^ FishBase, su fishbase.org.
  9. ^ FishBase, su fishbase.org.
  10. ^ FishBase, su fishbase.org.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci