Paleosuchus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Paleosuchus
Paleosuchus-trigonatus
Paleosuchus-trigonatus
Caimane nano di Cuvier (Paleosuchus palpebrosus)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Crocodylia
Famiglia Alligatoridae
Sottofamiglia Caimaninae
Genere Paleosuchus
Gray, 1862
Specie

Paleosuchus è un genere sudamericano di coccodrilli della sottofamiglia Caimaninae, all'interno della famiglia Alligatoridae. Sono i membri più piccoli dell'ordine Crocodylia nelle Americhe, rivaleggiati in dimensioni solo dal coccodrillo nano africano (Osteolaemus tetraspis).[1][2]

Attualmente, il genere Paleosuchus contiene solo due specie: Paleosuchus trigonatus, comunemente noto come caimano nano di Schneider, e Paleosuchus palpebrosus, comunemente noto come caimano nano di Cuvier, entrambi dal Sud America. Paleosuchus si distingue dagli altri caimani della sottofamiglia Caimaninae per l'assenza di una cresta interorbitale e per la presenza di quattro denti nella regione premascellare, dove altre specie di caimani ne hanno cinque.[3] Il nome del genere Paleosuchus deriva dal greco palaios che significa "antico" e soukhos che significa "coccodrillo". Ciò si riferisce alla convinzione che questi coccodrilli provengano da un antico lignaggio che si distaccò dalle altre specie di caimani circa 30 milioni di anni fa.[3]

Il genere contiene due specie:[4]

Specie di Paleosuchus
Nome comune e binomiale Immagine Distribuzione
Caimano nano di Cuvier
(Paleosuchus palpebrosus)
Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana francese, Guyana, Paraguay, Perù, Suriname e Venezuela
Caimano nano di Schneider
(Paleosuchus trigonatus)
Bacini dell'Amazzonia e dell'Orinoco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Myers, P., R. Espinosa, C. S. Parr, T. Jones, G. S. Hammond, and T. A. Dewey (2014). The Animal Diversity Web (online). Accessed at http://animaldiversity.org.
  2. ^ Jonathan P. Rio e Philip D. Mannion, Phylogenetic analysis of a new morphological dataset elucidates the evolutionary history of Crocodylia and resolves the long-standing gharial problem, in PeerJ, vol. 9, 6 settembre 2021, pp. e12094, DOI:10.7717/peerj.12094, PMC 8428266, PMID 34567843.
  3. ^ a b Britton, Adam, Paleosuchus palpebrosus (Cuvier, 1807), in Crocodilian species list, 1º gennaio 2009. URL consultato il 28 ottobre 2013.
  4. ^ Alderton, D. (1991). Crocodiles and Alligators of the World. New York: Facts on File Publications.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàJ9U (ENHE987007560758505171