Coordinate: 44°50′29.83″N 11°37′15.81″E

Palazzo dei Diamanti

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Disambiguazione – Se stai cercando il palazzo di Verona ispirato a questo palazzo, vedi Palazzo dei Diamanti (Verona).
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Palazzo dei Diamanti, facciata principale
Palazzo dei Diamanti, angolo con Corso Ercole I d'Este

«Lampeggia, palazzo spirtal de'dïamanti,
e tu, fatta ad accôrre sol poeti e duchesse,
o porta de' Sacrati, sorridi nel florido arco!»

Il Palazzo dei Diamanti è uno dei monumenti più celebri di Ferrara e del Rinascimento italiano, situato in Corso Ercole I d'Este 21, nel Quadrivio degli angeli, proprio al centro dell'Addizione Erculea.

Storia

Il palazzo fu fatto costruire per ordine di Ercole I d'Este nel 1492, da Biagio Rossetti. La costruzione vera e propria avvenne tra il 1493 e il 1503.

Architettura

La sua caratteristica principale è il bugnato esterno a forma di punte di diamante, che danno il nome al palazzo. I circa 8.500 blocchi di marmo bianco venato di rosa creano pregevoli effetti prospettici grazie al diverso orientamento delle punte, orientate diversamente a seconda della collocazione in modo da catturare al meglio la luce (ora verso terra, ora centralmente e verso l'alto nel risalire dalla parte inferiore del monumento).

Celebri anche le candelabre e le decorazioni fitomorfe d'angolo.

All'interno presenta un tipico cortile rinascimentale con chiostro e un pozzo di marmo; quest'ultima è caratteristica peculiare dei giardini ferraresi.

La Pinacoteca nazionale

Palazzo dei Diamanti
Palazzo dei Diamanti nel Quadrivio degli Angeli, angolo corso Biagio Rossetti e Corso Ercole I d'Este
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàFerrara
IndirizzoCorso Ercole I d'Este 21 - Ferrara
Coordinate44°50′29.83″N 11°37′15.81″E
Caratteristiche
TipoArte
[[1] Sito web]

Al piano nobile il Palazzo ospita la Pinacoteca Nazionale, con dipinti fondamentali della scuola ferrarese dal medioevo al XVIII secolo.

Le pitture più antiche sono grandi affreschi staccati (Trionfo di sant'Agostino di Serafino da Modena) o tavole a fondo oro. Cosmè Tura (presente con il Giudizio e il Martirio di san Maurelio), Ercole de' Roberti, Vicino da Ferrara e Michele Pannonio sono i principali artisti ferraresi del Quattrocento, rappresentato da varie opere. Dalle collezioni estensi provengono opere di vari artisti, tra cui Andrea Mantegna (Cristo con l'animula della Madonna). Di autore incerto sono la Musa Erato e la Musa Urania, che provengono dallo Studiolo di Belfiore del marchese Leonello d'Este a palazzo di Belfiore.

Il Cinquecento è rappresentato dal maestro del classicismo Garofalo, presente con numerose opere tra le quali spicca la Pala Costabili, opera di collaborazione con Dosso Dossi. Il periodo del manierismo è testimoniato dalle opere del Bastianino, caratterizzate da una fisicità derivata dalle opere di Michelangelo, che si rarefà nelle più eteree opere tarde. altri maestri presenti con loro opere sono Vittore Carpaccio, l'Ortolano, il Manieri, il Panetti, il Coltellini, il Maestro degli Occhi Spalancati e altri.

Lo spazio espositivo

Al piano inferiore si trova la Galleria civica di Arte moderna e contemporanea, che ospita mostre temporanee di alto livello a partire dal 1992, quando venne inaugurata dalla rassegna su Claude Monet e i suoi amici. Altre significative mostre allestite al palazzo furono quelle dedicate a Edvard Munch e Alfred Sisley nel 2002, a Edgar Degas nel 2003, al cubismo nel 2004-2005, ad André Derain e il simbolismo nel 2007 e a Cosmè Tura, Francesco del Cossa e Joan Miró nel 2008. A fine 2008 qui si é tenuta una mostra dedicata a William Turner. In questi giorni il palazzo ospita la mostra "Da Braque a Kandinskij".

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