Palazzo Spinelli di Fuscaldo
Palazzo Spinelli di Fuscaldo | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Napoli |
Coordinate | 40°51′02.47″N 14°15′05.78″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVII secolo |
Uso | residenziale |
Il Palazzo Spinelli di Fuscaldo è un palazzo di Napoli, ubicato in via Costantinopoli e contiguo a quello dei Castriota.
Il monumentale palazzo fu residenza dei Catriota, marchesi di Atripalda e nel XVII secolo appartenne alla famiglia Marciani: per questo venne occupato nella Repubblica Napoletana del 1647 da Masaniello e altri perché i Marciani erano i giudici della Vicaria.
Nel Settecento passò alla famiglia Spinelli di Fuscaldo, il cui esponente Giuseppe Spinelli divenne arcivescovo di Napoli. In questo periodo il palazzo visse uno spendore artistico e culturale, che precedette però una fase di decadenza che durò tutto per tutto il XIX secolo; nel 1890 il piano nobile venne ceduto al notaio Tavassi, mentre gli altri piani vennero venduti.
Nel 1938 l'immobile fu sottoposto a vincolo dalla sovrintendenza come monumento di interesse storico e nel 1942 venne acquistato da Achille Lauro, che lo utilizzò come uffici della polizia militare e dalla Camera del Lavoro. Negli anni settanta del Novecento venne incorporato dall'Università "Federico II" destinandolo ad ambienti della Facoltà di Medicina.
La composizione dell'edificio è costituita da un piano terra che un tempo era destinato alle scuderie e da tre piani superiori; nel cortile a pianta rettangolare è presente una loggia ad arco, dalla quale si accede al giardino. Nel palazzo sono presenti affreschi di Pietro Bardellino e Giuseppe Cammarano.
Nell'edificio nacque Gaetano Azzariti che fu presidente della corte costituzionale.