Palazzo Donati (già Benzoni, Bernardi, Vailati)
Palazzo Donati De' Conti (già Benzoni, Bernardi, Vailati) | |
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Veduta. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Crema |
Indirizzo | Via Alemanio Fino |
Coordinate | 45°21′38.45″N 9°41′12.23″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | in uso |
Costruzione | XV – XVI secolo |
Uso | residenza privata |
Piani | 2 |
Realizzazione | |
Proprietario | Famiglia Donati De’ Conti |
Il palazzo Donati De’ Conti, già Benzoni, Bernardi, Vailati, è una dimora storica privata di Crema.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Per quanto le prime notizie sull’esistenza di questa dimora risalgano alla fine del Cinquecento, l’immobile ha senz’altro origini più antiche[1]: lo dimostra lo stemma collocato sopra un capitello del portico interno riconducibile al ramo di Giorgio Benzoni (Signore di Crema tra il 1405 e il 1423) che presenta un leone eretto con la spada ed un mastino, mentre gli altri rami della famiglia araldici sono privi del felino[1].
Nello Stato d’anime della parrocchia di San Giacomo all'anno 1595 risultava abitarvi Antonio Benzoni, discendente proprio del ramo di Giorgio, con la moglie Bianca Maria Placenzia[1].
L’ultima Benzoni fu Chiara che prima dell'anno 1631 andò sposa a Coriolano Bernardi, successore di una famiglia che vantava tra gli avi papa Eugenio III[1].
La famiglia Bernardi dimorò in questo stabile fino al 1822; nel 1824 figurava proprietaria Laura Premoli vedova Vailati[2], l’ultima Vailati fu Adelaide deceduta nel 1915[2].
Dopo un periodo in cui vi fu ospitato un ufficio per il lavoro (a cui afferivano sindacati di ispirazione migliolina), l’immobile fu, infine, acquistato dal notaio Francesco Donati De' Conti a cui eredi tuttora appartiene[3].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L’edificio si affaccia su via Alemanio Fino presentando un ingresso decentrato provvisto di semplice cornice[3].
La sobria facciata che si sviluppa su due piani è ingentilita da un balcone sosteuto da mensole, con un balaustra le cui colonnine in pietra sono riprese anche sotto tutte le porte-finestre del primo piano[4].
Oltre l’androne lastricato con trottatoie si perviene ad un portico con soffitto a cassettoni, a tre fornici con due colonne di ordine ionico i cui capitelli riportano gli stemmi dei Benzoni e degli Alfieri[3].
Sul lato destro del cortile interno, entrando, si trova un edificio più recente eretto nel XVIII secolo [4] destinato un tempo ad ospitare le scuderie[3]. L’ala est è ottocentesca [3], mentre i balconi furono aggiunti nel corso del XX secolo [3].
Elegante lo scalone settecentesco che sale al piano superiore con due rampe: presenta una balaustra in pietra arenaria e soffitto a volta[3].
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Il portale e l'androne d'ingresso.
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Il lungo balcone.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Perolini, Vicende degli edifici monumentali e storici di Crema, Crema, Leva Artigrafiche, 1995.
- Annamaria Piantelli, Crema, passeggiando guardando i palazzi, Pro Loco di Crema, 2010.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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