Paighan

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Il Paighan (anche conosciuto come Paygan) era un'unità di fanteria leggera di leva utilizzata dall'esercito sasanide. Quest'ultimo, basava la sua forza militare prevalentemente sull'utilizzo della cavalleria, motivo per il quale i paighan formavano il grosso della fanteria a disposizione dell'Impero sasanide.

Composizione e utilizzo in battaglia[modifica | modifica wikitesto]

Erano organizzati in bande formate da sudditi comuni (prevalentemente contadini), che venivano reclutate, equipaggiate e armate in tempi molto brevi. Si trattava dunque di una forza di coscrizione, composta di soldati inesperti e armati in maniera leggera. Combattevano tendenzialmente vestiti di umili stoffe, con un berretto di cuoio bollito, e portavano probabilmente uno scudo di legno chiaro (o di vimini) in grado di coprire abbastanza il corpo, per sopperire all'assenza totale di un qualsiasi tipo di corazza o cotta. Quanto all'arma utilizzata in combattimento, non sembra essercene una in particolare, ma a giudicare dal tipo di truppa e dal suo reclutamento, è presumibile che si trattasse comunque di un'arma leggera, come una lancia corta o strumenti agricoli quali forconi, asce e falci, difficilmente una spada (è probabile che alcuni avrebbero dovuto fornirsi di una propria arma). Solitamente al comando di nobili o dignitari locali, le leve supportavano l’élite dei soldati professionisti. Particolarmente vulnerabili e poco prestanti nel corpo a corpo data la quasi totale mancanza di protezioni, erano tuttavia mediamente efficaci contro le cariche. Le evidenti difficoltà riscontrate da queste unità nel combattimento contro i Romani, portarono i Sasanidi a sviluppare unità proprie di fanteria pesante, come i Daylami e i Dailamites.

Osservazioni di Belisario sulle forze di fanteria sasanide:

«È giusto che tu li disprezzi. Perché tutta la loro fanteria non è altro che una folla di pietosi contadini che entrano in battaglia per nessun altro scopo che scavare attraverso i muri... e in generale per servire i soldati. Per questo motivo non hanno armi con cui possano disturbare i loro avversari, e tengono davanti a sé solo quegli enormi scudi e quei giganteschi elefanti.»

Ammiano Marcellino, Rerum Gestarum, 19.7.3 osservazioni sulle truppe sasanidi:

«E il giorno stava ora sorgendo, quando i soldati vestiti di cotta di maglia coprivano l'intero cielo, e le dense forze avanzavano, non come prima in disordine, ma guidate dalle [p. 505] lente note delle trombe e senza che nessuno corresse avanti, anch'essa protetta da tettoie e con davanti graticci di vimini.»

La fanteria professionale sasanide e i prelievi contadini sono spesso confusi come un'unica forza nelle fonti romane, per quanto presentino di evidenti differenze. Essendo i Paighan iscritti negli albi dello stato, ciò suggerisce che fossero una forza professionale pagata.

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Chronicon Anonymum, la stragrande maggioranza (120.000) dell'esercito di 183.000 uomini a disposizione dello Shahanshah Cosroe I era composta da bande di Paighan. Nonostante fossero indicati come carne da macello, i Paighan erano spesso usati negli assedi e servivano come paggi per la cavalleria Savaran. Avevano anche il compito di sorvegliare treni di bagagli, missioni di invasione e scavo di mine. Queste truppe avrebbero generalmente avuto il morale più basso di tutte le altre unità dell'esercito sasanide e si sarebbero raggruppate per protezione reciproca nei combattimenti.

Per quanto riguarda fonti legate agli storici arabi, durante la battaglia di al-Qādisiyyah il comandante persiano Rostam Farrokhzād si rifiutò di fornire cibo e acqua alle truppe Paighan la notte prima della battaglia, mentre nel campo arabo, a tutti i soldati venivano forniti rifornimenti, compresi i contadini. Questo potrebbe essere il motivo per cui molti dei soldati Paighan nell'esercito hanno disertato passando dalla parte degli arabi, prima e dopo lo scontro. Un esempio di queste diserzioni, è lampante nella battaglia di Dara, dove i Paighan abbassarono gli scudi e abbandonarono i campi quando la cavalleria pesante Savaran fu sconfitta.