Nuri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando il vettore spaziale, vedi Nuri (lanciatore).
Nuri
Gebel Barkal and the Sites of the Napatan Region
Piramidi di Nuri
CiviltàNubiana
UtilizzoNecropoli
Epoca900 a.C. - 350
Localizzazione
StatoBandiera del Sudan Sudan
Dimensioni
Superficie465 000 
Altezza50 m
Amministrazione
PatrimonioUNESCO
ResponsabileSudanese Police of Tourism and Antiquities
Visitabile
Sito webnubie-international.fr
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 18°34′00.12″N 31°55′00.12″E / 18.5667°N 31.9167°E18.5667; 31.9167
 Bene protetto dall'UNESCO
Piramidi di Nuri
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturale
CriterioI,II,III, IV, VI
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2003
Scheda UNESCO(EN) Gebel Barkal and the Sites of the Napatan Region
(FR) Scheda

Nuri è una località del Sudan posta sulla riva sud-orientale del Nilo, situata a circa 15 km a Nord di Sanam e a 10 km da Jebel Barkal.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La sua importanza è dovuta alla presenza delle piramidi dove furono sepolti i sovrani della Nubia che regnarono da Napata, prima capitale del regno di Kush.

La più antica piramide (Nu. 1) è attribuita a Taharqa, penultimo sovrano della XXV dinastia egizia, ed ha un lato di base di circa 51 m mentre l'altezza originaria doveva essere tra i 40 e i 50 metri.

Il successore di Taharqa, Tantamani, venne sepolto altrove ma a dopo tutti i sovrani nubiani e le loro consorti fino al regno di Nastasen (piramide Nu.15), vissuto intorno al 330 a.C. vennero tumulati a Nuri.

Le piramidi nubiane, pur rifacendosi alla tradizione egizia del Regno Antico, sono generalmente più piccole. Attualmente molte di loro hanno subito notevoli devastazioni a causa del continuo prelievo di pietre utilizzate in altre costruzioni. malgrado questo talune hanno conservato, almeno in parte, i corredi funerari sepolti al loro interno.

Durante l'era cristiana una parte delle pietre delle piramidi di Nuri fu riutilizzata per erigere una chiesa.

Il complesso della necropoli è stato scavato e esplorato da George Reisner.

Le piramidi di Nuri, insieme ad altri edifici della regione di Jebel Barkal e di Napata sono stati inseriti, dall'UNESCO nella lista dei siti patrimonio dell'umanità

Tombe di Nuri[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dows Dunham. The Royal Cemeteries of Kush II, Nuri, Boston (Mass.): Museum of Fine Arts, 1955.
  • Derek A. Welsby: The Kingdom of Kush. British Museum Press, London 1996, pp. 207-208 ISBN 071410986X

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN168337407 · WorldCat Identities (ENviaf-168337407