Nuraghe Melas

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Nuraghe Melas
Fumiu
CiviltàCiviltà nuragica
Utilizzoincerto
Stiletholos complesso
Epocaincerta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneGuspini
Altitudine75 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie2 000 
Altezza9 m
Larghezza40 m
Amministrazione
Visitabilesi
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 39°36′29.94″N 8°39′07.67″E / 39.608317°N 8.65213°E39.608317; 8.65213

Il nuraghe Melas o Fumiu è un nuraghe complesso situato nel comune di Guspini, nel Medio Campidano.[1]

Contesto ambientale e collocazione geografica[modifica | modifica wikitesto]

Panoramica del Nuraghe Melas con sullo sfondo il Monte Arci e poco più sotto il colle Sa Zeppara

Il nuraghe Melas è stato realizzato sulla sommità di una collina alta poco meno di 100 metri circa, immerso nella macchia mediterranea che domina l'intera area archeologica. Il nuraghe dista circa km in linea d'aria dalla fortezza nuragica di Saurecci e circa km dal centro abitato. Il sito archeologico è visibile percorrendo la strada ss 126 che collega Guspini a San Nicolò d'Arcidano tra la località Tupa Crebu e la località Corti Arrubia. Nei pressi del sito sono presenti ulteriori monumenti preistorici relativi al periodo prenuragico e nuragico: il nuraghe Uraddili, il menhir Genna Prunas e il Pozzo sacro Sa Mitza de Nieddinu ad est della fortezza, mentre a nord si trovano la Domus de janas di Bruncu Maddeus e il nuraghe Bruncu 'e s'Orcu.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Architrave possente del nuraghe Melas

Vittorio Angius lo chiama Fumìu e lo descrive così: «.. È un tal disegno, del quale non si possa dar un’idea senza averlo delineato». Proseguendo con la descrizione asserisce che ci siano più nuraghi che lo compongono di dimensioni variabili sottolineando che: «.. il norace Fumiu... presenta alcune particolarità. Sopra la porta aperta incontro al sirocco-levante è uno spiraglio, e non lungi da questa è una seconda porta aperta al sirocco e alta metri 2, che però essendo alta sul suolo pare una finestra: in un suo fianco è aperta la galleria nello spessore del muro per andar ne’ piani superiori o nella terrazza.» Con chiaro riferimento alla presenza di scale, vedasi la galleria fotografica. Queste presentano un andamento regolare e una struttura ben definita e curata. Dopo aver descritto le nicchie presenti nella camera principale e : «.. profondi metri 1,60, larghi 2,30.» sottolinea un aspetto fondamentale della costruzione nel suo insieme: «.. In questa costruzione furono usate pietre molto maggiori che nelle altre due suddescritte, le mura son quasi a perpendicolo, e si usarono i cementi e l’argilla».[2]

La sua posizione, come quella di tutti i nuraghe è fortemente strategica. La vista sulla sommità del mastio centrale permetteva di guardare all'intera piana del Campidano con particolare attenzione alla zona nord e al Monte Arci. La sua struttura oggigiorno è di difficile interpretazione a causa della macchia mediterranea che lo sovrasta. I blocchi di roccia basaltica sono presenti in quasi tutta la struttura, con particolare attenzione all'architrave dell'ingresso principale. La camera al piano superiore risulta completamente distrutta.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Beni Archeologici della Sardegna, sito del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
  2. ^ Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento. Abbasanta-Guspini, 2006

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Filmato audio Inchnospace, Visuale panoramica 3D del nuraghe Melas, su YouTube.