Nuccio Cusumano

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Stefano (Nuccio) Cusumano (Sciacca, 16 ottobre 1948) è un politico italiano. Laureato in giurisprudenza e imprenditore commerciale, è stato più volte parlamentare della Repubblica, ricoprendo, tra il 1998 ed il 1999 (I governo D'Alema), la carica di Sottosegretario di Stato presso il Ministero del Tesoro, allora guidato da Carlo Azeglio Ciampi.

Il 18 maggio del 1994 consentì all'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di ottenere la fiducia. Insieme ad altri tre senatori del Ppi, Cusumano lasciò l'aula di Palazzo Madama, contravvenendo alle indicazioni del partito e consentendo di abbassare il quorum[1].

Nel 1999, esercitante le suddette funzioni di governo, venne coinvolto nell'indagine giudiziaria avviata dalla Procura della Repubblica di Catania in merito alla gestione degli appalti per la costruzione dell'ospedale Garibaldi. Fu arrestato ma in seguito assolto con formula piena dal Tribunale di Catania il 13 aprile 2007.

Attualmente è presidente della IX Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato della Repubblica.

Alle elezioni politiche del 2006 è stato eletto senatore nei Popolari UDEUR.

Durante la seduta del Senato del 24 gennaio 2008, chiamato ad esporre la propria dichiarazione di voto circa l'assegnazione della fiducia al Governo Prodi, ha affermato, benché il l'Udeur avesse scelto collegialmente di negare la fiducia, di decidere di votare a favore «in solitudine, con la mia libertà, con la mia coerenza, senza prigionie politiche, ma con la prigionia delle mie idee». A seguito di un violento attacco verbale e fisico giunto in risposta alle sue parole e che ha visto coinvolti numerosi senatori nonché il compagno di partito Tommaso Barbato, Cusumano ha accusato un malore che lo ha costretto ad abbandonare l'aula in barella[2].

Come conseguenza della sua presa di posizione in contrasto con le linee dell'Udeur, nel corso della stessa seduta Cusumano è stato espulso dal partito "per indegnità"[3].

Il 7 febbraio 2008, Cusumano aderisce al Partito Democratico e viene candidato alle elezioni politiche di aprile.

Note

Collegamenti esterni