Naufragio del Chian-der 3

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Naufragio del Chian-der 3
naufragio
Territori e zone economiche esclusive rivendicata dall'Argentina
TipoNaufragio
Data28 maggio 1986
LuogoZona economica esclusiva rivendicata dall'Argentina nell'Oceano Atlantico, al largo della Isole Falkland
StatoBandiera dell'Argentina Argentina
OceanoAtlantico
Coordinate51°30′S 64°42′W / 51.5°S 64.7°W-51.5; -64.7
Mezzi coinvoltiFV Chian-der 3
PNA Prefecto Derbes
ResponsabiliPrefectura Naval Argentina
Conseguenze
Morti1
Feriti4
Dispersi1
Sopravvissuti4
DanniAffondamento del Chian-der 3
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Argentina
Luogo dell'evento
Luogo dell'evento

Il naufragio del Chian-der 3 è stato un sinistro marittimo "tipico"[1] avvenuto tra il 28 maggio 1986.

Il 28 maggio del 1986, il peschereccio navale battente bandiera taiwanese Chian-der 3 venne individuato, inseguito, colpito, incendiato e infine affondato dal pattugliatore di classe Mantilla PNA Prefecto Derbes della Prefectura Naval Argentina, in una località a 24 miglia nautiche (44 km; 28 mi) al di fuori della zona di esclusione totale del Regno Unito, che copre un cerchio di 200 miglia nautiche (370 km; 230 mi) dal centro delle Isole Falkland. Due pescatori taiwanesi furono uccisi, mentre altri quattro rimasero feriti.

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

La sovrapposizione della zona economica esclusiva del continente argentino e delle Isole Falkland e della zona di esclusione britannica per le navi argentine viene utilizzata dalle flotte pescherecce per pescare senza permesso, affermò il governo argentino.[2]

Secondo una dichiarazione argentina, il peschereccio Chi-Fu 6 fu avvistato mentre pescava nella zona argentina alle 11:45, ma si rifugiò nella zona britannica. Alle 18:25 il peschereccio Chian-der 3 fu scorso nuovamente all'interno della zona esclusiva argentina di 200 miglia nautiche (230 miglia). Nonostante le richieste di smettere di pescare e i colpi di avvertimento sparati dal Prefecto Derbes, il peschereccio fuggì e cominciò ad essere inseguito. Alle 21:05 il comandante argentino affermò di aver visto del fumo uscire dalla sala macchine e che il bastimento si era fermato. Ordinò poi il salvataggio dell'equipaggio del peschereccio. Secondo fonti ufficiali, il peschereccio venne colpito da proiettili non esplosivi. A seguito dell'incidente, un pescatore taiwanese morì e altri quattro feriti. Un altro membro dell'equipaggio venne dichiarato scomparso.[3]

Il sindacato dei pescatori di Taiwan lo definì un "atto barbaro" e il governo britannico lo condannò come "ingiustificabile ed eccessivo".[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I sinistri marittimi si suddividono in tipici (quali naufragio, sommersione, urto, investimento contro opere fisse o fondo solido, incaglio, arenamento, incendio, esplosione) ed atipici, ovvero tutti quei sinistri che privi di denominazione ad hoc si concretizzano in un evento concernente la sfera nautica, che sia idoneo a mettere in pericolo la sicurezza della navigazione, e, dunque, la pubblica incolumità.
  2. ^ a b (ES) Un guardacostas argentino hunde un pesquero de Taiwan en aguas reclamadas por Buenos Aires, in El País, 29 maggio 1986. URL consultato il 17 giugno 2023.
  3. ^ (ES) Argentina culpa al capitán del pesquero taiwanés y a Londres por el suceso del Atlántico, in El País, 30 maggio 1986. URL consultato il 17 giugno 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]