N 5 (sommergibile)

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N 5
Descrizione generale
Tiposommergibile di piccola crociera
ClasseN
Proprietà Regia Marina
CantiereTosi, Taranto
Impostazione24 agosto 1916
Varo18 novembre 1917
Entrata in servizio12 gennaio 1919
Radiazione10 luglio 1929
Destino finaledemolito
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione363 t
Dislocamento in emersione277 t
Lunghezza45,9 m
Larghezza4,28 m
Pescaggio3,17 m
Profondità operativa40 m
Propulsione2 motori diesel Tosi da 700 CV
2 motori elettrici Ansaldo da 400 cv complessivi
2 eliche
Velocità in immersione 7,7 nodi
Velocità in emersione 13,5 nodi
Autonomiain emersione 1485 miglia nautiche a 8,5 nodi
in immersione 50 mn a 2 nodi
Equipaggio2 ufficiali, 21 sottufficiali e marinai
Armamento
Armamento[1]
dati tratti da www.betasom.it
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L’N 5 è stato un sommergibile della Regia Marina.

Storia

Entrò in servizio qualche mese dopo il termine della prima guerra mondiale e fu stanziato a Taranto, al comando del tenente di vascello Alessandro De Micheli[2].

Il 23-24 gennaio 1921 fornì, insieme al capoclasse N 1, l'energia elettrica necessaria ad azionare le elettropompe che contribuirono al raddrizzamento del relitto della corazzata Leonardo Da Vinci, saltata in aria nel 1916 e da poco recuperata[3].

Nel giugno 1921 cambiò sede con La Spezia, venendo inquadrato nella «Squadriglia Sommergibili N»[2].

Prese parte alle esercitazioni del 1923 e del 1924 ed anche alla rivista navale del 28 agosto 1925, svoltasi nelle acque di Siracusa ed alla presenza del re Vittorio Emanuele III[2].

Nel 1927 fu il sommergibile italiano più attivo, operando per ben 313 giorni[4].

Fu poi impiegato per l'addestramento degli allievi dell'Accademia Navale di Livorno, oltre ad effettuare viaggia addestrativi[2].

Radiato nel 1929[2], fu avviato alla demolizione.

Note

  1. ^ Da Navypedia.
  2. ^ a b c d e Sommergibili N 5
  3. ^ Il Recupero Della Corazzata Da Vinci - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici
  4. ^ Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, p. 105
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