Museo diocesano tridentino (Villa Lagarina)

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Museo diocesano tridentino - Sezione di Villa Lagarina
Palazzo Libera, sede della Sezione di Villa Lagarina del Museo diocesano tridentino
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàVilla Lagarina
IndirizzoVia Giuseppe Garibaldi 10, 38060 Villa Lagarina e Via Garibaldi, 10 - Villa Lagarina
Coordinate45°54′58.99″N 11°01′48.17″E / 45.916386°N 11.030048°E45.916386; 11.030048
Caratteristiche
Tipoarte sacra
Visitatori250 (2022)
Sito web

La sezione di Villa Lagarina, facente parte del museo diocesano tridentino di Trento è stata realizzata in accordo con il comune e la parrocchia di Villa Lagarina, con sede nel palazzo dove nacque l'architetto Adalberto Libera (XVIII secolo).

Il museo presenta le opere d'arte e la suppellettile liturgica donata alla pieve di Santa Maria Assunta dalla nobile famiglia Lodron, alla quale spettava il diritto di patronato sulla chiesa di Villa Lagarina, dal 1561 al 1804.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

L'itinerario museale si sviluppa su tre livelli: il piano nobile, il secondo piano e il terzo piano.

Piano nobile[modifica | modifica wikitesto]

Al piano nobile sono esposte dipinti, sculture lignee, paramenti sacri, camici, arredi liturgici, oreficerie e biancheria per altare, fra cui:

Secondo piano[modifica | modifica wikitesto]

Al secondo piano sono conservati:

  • Paramenti liturgici (XVI - XVII secolo);
  • Suppellettile liturgica (XVIII secolo) realizzata ad Augusta, importante centro di produzione orafa al quale si rivolgeva frequentemente la committenza nobilare trentina;
  • Un armadio-archivio con stemma dei Lodron (1692), realizzato da Giordano Issach su commissione di Carlo Ferdinando Lodron e destinato a contenere i documenti relativi alla vita della pieve e delle chiese da essa dipendenti;
  • Acquaforte colorata raffigurante il Trasporto delle reliquie di San Ruperto e San Virgilio nella cattedrale di Salisburgo, avvenuto in occasione della consacrazione del ricostruito duomo di Salisburgo. L'opera fu commissionata da Paride Lodron, che promosse la ricostruzione di questo edificio sacro;
  • Documenti d'archivio parrocchiale che illustrano le fasi costruttive dell'edificio sacro o specifiche committenze;
  • Una serie di cinque dipinti (primo quarto del XVIII secolo), realizzati a Roma, raffiguranti le Funzioni papali, portati nel 1717 a Villa Lagarina da Carlo Ferdinando Lodron.

Terzo piano[modifica | modifica wikitesto]

Il terzo piano presenta parati (XVIII secolo) con gli stemmi gentilizi della famiglia Lodron, fra cui spicca in particolare:

  • Il parato, donato da Carlo Ferdinando Lodron, in raso bianco e taffetas ricamati in oro con inserti in argento e sete policrome.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacomini Miari Erminia e Mariani Paola, Musei religiosi in Italia, Milano 2005, p. 309

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Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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