Musa'id bin Abd al-Aziz Al Sa'ud

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Musāʿid bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoMusāʿid bin ʿAbd al-ʿAzīz bin ʿAbd al-Raḥmān Āl Saʿūd
NascitaRiad, 26 giugno 1923
MorteRiad, 19 agosto 2013 (90 anni)
DinastiaDinastia Saudita
PadreʿAbd al-ʿAzīz dell'Arabia Saudita
MadreJawhara bint Saʿd bin ʿAbd al-Muḥsin al-Sudayrī
ConsorteWatfa bint Muḥammad al-Rashīd (divorziato)
FigliPrincipe Fayṣal
Principe ʿAbd al-Raḥmān
Principe Khālid
Principe Bandar
Principe Abd Allāh
Principessa al-Jawhara
ReligioneIslam sunnita

Musāʿid bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd (in arabo مساعد بن عبد العزيز آل سعود?; Riad, 26 giugno 1923Riad, 19 agosto 2013) è stato un principe saudita, membro della famiglia reale Al Saʿūd. Era il dodicesimo figlio di re ʿAbd al-ʿAzīz, il fondatore dell'Arabia Saudita. Era il padre di Fayṣal b. Musāʿid che ha assassinato re Fayṣal.[1]

Primi anni di vita[modifica | modifica wikitesto]

Musāʿid nasce nel 1923, figlio dell'allora sultano del Nejd, più tardi sarebbe diventato re dell'Arabia Saudita, e di al-Jawhara bint Saʿd bin ʿAbd al-Muḥsin al-Sudayrī. Aveva due fratelli germani, Saʿd e ʿAbd al-Muḥsin e una sorella germana, al-Bandarī. Sua madre era membro della famiglia al-Sudayrī. In realtà, al-Jawhara al-Sudayrī era sposata con Saʿd bin ʿAbd al-Raḥmān, che era fratello di suo padre. Dopo la morte di Saʿd nel 1916, sposò il re ʿAbd al-ʿAzīz. Al-Jawhara era la sorella di Ḥāya al-Sudayrī, altra moglie del re e madre di diversi principi.[2]

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Musāʿid ha sposato Watfa, una figlia di Muḥammad bin Ṭalāl, il 12º e ultimo emiro dell'Āl Rashīd. Il loro figlio Fayṣal bin Musāʿid è nato a Riad il 4 aprile 1944. Successivamente ha divorziato da Watfa. I figli e le figlie di Watfa erano molto più vicini ai loro parenti materni che a quelli paterni.[3]

Nel 1966, suo figlio Khālid, che era un fervente wahhabita,[4] è stato ucciso durante una protesta nella capitale contro l'introduzione della televisione. I dettagli della sua morte sono contrastanti. Alcuni rapporti affermano che egli è effettivamente morto facendo resistenza all'arresto fuori della sua casa. Nessuna indagine sulla sua morte è stata mai avviata.

Musāʿid aveva un altro figlio, Bandar, e una figlia, al-Jawhara. Ha avuto anche un altro figlio, ʿAbd al-Raḥmān, da un successivo matrimonio.

Assassinio di re Fayṣal[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 marzo 1975 suo figlio, Fayṣal, è andato al Palazzo Reale di Riyad, dove il re Fayṣal stava tenendo una majlis, un ricevimento pubblico. Egli si intromise nella delegazione kuwaitiana e si mise in fila per incontrare il re. Questi riconobbe il nipote e chinò la testa in avanti, in modo che il giovane Fayṣal potesse baciare la testa del re, in segno di rispetto. Il principe tirò fuori una pistola dalla sua tunica e sparò al re due colpi in testa. Il terzo colpo mancò il sovrano e l'omicida gettò via la pistola. Il Re cadde a terra e le guardie del corpo armate con spade e fucili mitragliatori arrestarono il principe. Il Re fu subito ricoverato in ospedale ma i medici non poterono salvarlo.[5]

I primi rapporti descrissero il regicida come "mentalmente squilibrato". È stato trasferito in una prigione di Riyad e ritenuto sano di mente e processabile.[6] È stato riconosciuto colpevole di omicidio e alcune ore dopo il verdetto, fu pubblicamente decapitato a Riyāḍ. Il fratello dell'assassino, Bandar, è stato messo in carcere per un anno e poi rilasciato.[3]

Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Musāʿid non ha mai ricoperto posizioni amministrative di rilievo e, quindi, è stato accantonato per la designazione al trono. Il grave gesto del figlio, inoltre, avrebbe indebolito la sua posizione, anche se apparentemente non aveva mai avuto un ruolo di primo piano. A poco a poco ha perso la vista ad un occhio dopo la morte del suo primo figlio, Khālid. Ha vissuto una vita privata austera e viene ricordato come un uomo pio.

Morte e funerale[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 agosto 2013 la Casa Reale ha annunciato che il decesso del principe Musāʿid.[1] Era il secondo figlio maggiore vivente di re ʿAbd al-ʿAzīz, preceduto solo dal principe Bandar bin Abd al-Aziz Al Sa'ud. Le preghiere funebri per il principe si sono tenute presso la moschea Imām Turkī bin ʿAbd Allāh a Riyāḍ il giorno successivo ed è stato dichiarato un periodo di lutto di tre giorni.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Saudi Arabia announces demise of Prince Musa'd bin Abdulaziz, su Kuwait News Agency. URL consultato il 20 agosto 2013.
  2. ^ Succession In Saudi Arabia, su Joseph A. Kechichian, Palgrave Macmillan. URL consultato il 20 agosto 2013.
  3. ^ a b Madawi Al Rasheed, Politics in an Arabian Oasis. The Rashidis of Saudi Arabia, New York, I. B. Tauris & Co. Ltd., 1991.
  4. ^ Tariq Ali, Kingdom of corruption: Keeping an eye on the ball: the Saudi connection (PDF), in Index on Censorship, vol. 30, 2001, pp. 14–18, DOI:10.1080/03064220108536972. URL consultato il 27 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2013).
  5. ^ Saudi Arabia: The death of a desert monarch, in Time Magazine, 7 aprile 1975. URL consultato il 20 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2018).
  6. ^ "Milwaulkee Sentinel." Faisal's lawyer Will Stand Trial [Milwaukee, Wisconsin] 31 Mar. 1975: 2. Print.[1] Archiviato il 20 maggio 2016 in Internet Archive.
  7. ^ Prince Musaed bin Abdul Aziz passes away, su arabnews.com, Arab News. URL consultato il 20 agosto 2013.
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