Dasycercus blythi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Mulgara dalla coda a spazzola)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Mulgara dalla coda a spazzola
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineDasyuromorphia
FamigliaDasyuridae
SottofamigliaDasyurinae
TribùDasyurini
GenereDasycercus
SpecieD. blythi
Nomenclatura binomiale
Dasycercus blythi
(Waite, 1904)
Sinonimi

Dasycercus hillieri
(Thomas, 1905)

Areale

Il mulgara dalla coda a spazzola (Dasycercus blythi Waite, 1904) è un mammifero australiano appartenente alla famiglia dei Dasiuridi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il mulgara dalla coda a spazzola, malgrado le dimensioni ridotte, è uno dei Dasiuridi di maggiori dimensioni: pesa infatti oltre 100 g e raggiunge una lunghezza di circa 24 cm, 9 dei quali costituiti dalla sola coda. Riguardo alle dimensioni, vi è anche un certo dimorfismo sessuale: le femmine, infatti, sono parecchio più piccole dei maschi. L'aspetto è simile a quello di un topolino, con radice della coda ingrossata per accumulo di grasso; sulla punta di essa, vi è un ciuffo di peli alla quale la specie deve il proprio nome comune. Il dorso è di colore bruno sabbia, mentre l'addome è bianco-grigiastro. La coda si fa rossiccia verso l'estremità[3]. Si distingue dall'altra specie di Dasycercus, D. cristicauda, per avere due premolari e sei capezzoli, invece di tre e otto rispettivamente[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una specie generalmente solitaria che va a caccia di notte, malgrado non abbia abitudini prettamente notturne. Ciascun esemplare occupa un proprio territorio di 1,4-14 ettari di estensione[1].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La dieta di D. blythi è piuttosto varia, e comprende numerosi invertebrati, rettili e mammiferi di piccole dimensioni[1].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Ciascuna femmina partorisce un'unica nidiata all'anno, costituita al massimo da sei piccoli. La stagione riproduttiva va da giugno a ottobre. La speranza di vita è molto bassa: sono ben pochi, infatti, gli individui che raggiungono i tre anni di età. In cattività, tuttavia, possono vivere fino a cinque anni[1].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il mulgara dalla coda a spazzola è endemico dell'Australia, e occupa gran parte delle aree centrali e occidentali del continente. I confini esatti del suo areale, tuttavia, non sono ancora stati stabiliti con certezza, dal momento che solo recentemente si è iniziato a considerarlo come specie a parte. Predilige le distese erbose di spinifex (Triodia sp.) e scava la propria tana dove il terreno è sabbioso[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

In un primo momento, D. blythi venne considerato come una forma distinta da D. cristicauda, ma in seguito gli studiosi hanno iniziato a considerarlo come un sinonimo dello stesso. Solo negli ultimi anni, dopo un accurato studio molecolare, è stato scoperto che si tratta effettivamente di una specie a sé[4]. Battezzata inizialmente D. hillieri, è stata successivamente rinominata D. blythi per motivi di priorità nella nomenclatura[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Dasycercus blythi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Dasycercus blythi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Brush-tailed Mulgara (Mulgara) Dasycercus blythi - Threatened Species of the Northern Territory Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive.
  4. ^ a b Woolley, P.A., The species of Dasycercus Peters, 1875 (Marsupialia: Dasyuridae) (PDF) [collegamento interrotto], in Memoirs of Museum Victoria, vol. 62, n. 2, 2005, pp. 213–221.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi