Muhammad VI di Granada
Muhammad VI | |
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sultano di Granada | |
In carica | giugno/luglio 1360 – 25 aprile 1362 |
Predecessore | Ismaʿil II |
Successore | Muhammad V |
Nome completo | Abu Abdullah Muhammad ibn Ismail |
Nascita | Granada, 1332 |
Morte | Siviglia, 25 aprile 1362 |
Dinastia | Nasridi |
Padre | Ismail ibn Abdullah |
Religione | Islam sunnita |
Abū ʿAbd Allāh Muḥammad VI, anche noto con il suo soprannome castigliano el Bermejo ("Il Rosso") e il nome regale al-Ghālib bi 'llāh (الغالب بالله, letteralmente 'Il Vincitore per Grazia di Dio') e al-Mutawakkil ʿalā 'llāh (المتوكل على الله, letteralmente 'Lui ripone la sua fiducia in Dio') (in arabo "أبو عبد الله الأحمر محمد بن إسماعيل "الغالب ﺑالله?; Granada, 1332 – Siviglia, 25 aprile 1362), è stato il decimo sultano nasride del Sultanato di Granada. Soprannominato al-Aḥmar (il Rosso) o forse al-Asmar (lo Scuro). Salì al potere dopo aver deposto il cognato Ismāʿīl II.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Muḥammad al-Aḥmar fomentò e sostenne il colpo di Stato del cognato Ismāʿīl II contro il legittimo sultano Muḥammad V al-Ghanī
Colpo di Stato
[modifica | modifica wikitesto]Nell'agosto del 1359 un centinaio di cospiratori scalarono le pareti dell'Alhambra, prendendo di sorpresa le guardie ed uccidendo il visir Abū al-Nūr Radwān, prendendo il controllo del palazzo e costringendo il fratellastro di Ismāʿīl II, il legittimo sovrano Muḥammad V, a fuggire con la famiglia a Guadix, da dove raggiunse via mare il Marocco, dove ottenne asilo e protezione da parte dei Merinidi.
Regno
[modifica | modifica wikitesto]Ismāʿīl II mantenne il potere per meno di un anno, Muḥammad al-Aḥmar lo fece assassinare assieme al fratello Qays e ai suoi visir, prendendo quindi il potere.
La sua brutalità, rozzezza e indole nervosa lo resero presto impopolare sia tra la nobiltà sia tra il popolo.
I cronisti Mori dell'epoca lo descrivono come un uomo grossolano nel vestire e nei modi di fare.
Si alleò con il Regno d'Aragona. Nel gennaio del 1362 fece molti prigionieri a seguito di un'incursione in territorio Castigliano.
Pietro il Crudele dopo aver vinto la battaglia di Nájera in cui sconfisse i ribelli castigliani sostenuti dagli Aragonesi e dalla Francia, decise di aiutare Muḥammad V al-Ghanī a riconquistare il trono. Verso la fine di febbraio del 1362, Pietro incontrò Muḥammad V al-Ghanī a Castro del Río, e insieme marciarono verso Granada.
Pietro il Crudele fece credere a Muḥammad VI al-Aḥmar che gli avrebbe dato ospitalità e protezione, ma quando Muḥammad VI al-Aḥmar raggiunse Siviglia fu catturato e giustiziato da due soldati di Pietro il Crudele, il 25 aprile del 1362, la sua testa venne inviata a Muḥammad V al-Ghanī.
Muḥammad V al-Ghanī risalì quindi al trono.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) R.H. Shamsuddín Elía, "Historia de Al-Andalus", Boletín N° 53 -08/2006 Al-Ándalus III: El Sultanato De Granada (1232-1492)
- (AR) www.hukam.net, ar Les Nasrides, Les Banû al-Ahmar à Grenade.
- (FR) web.genealogie.free.fr Espagne .