Montalcinello

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Montalcinello
frazione
Montalcinello – Veduta
Montalcinello – Veduta
Panorama di Montalcinello
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Siena
Comune Chiusdino
Territorio
Coordinate43°11′48″N 11°04′40″E / 43.196667°N 11.077778°E43.196667; 11.077778 (Montalcinello)
Altitudine378 m s.l.m.
Abitanti148 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale53012
Prefisso0577
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantimontalcinellese, montalcinellesi[1]
PatronoSan Magno
Giorno festivo19 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montalcinello
Montalcinello

Montalcinello è una frazione del comune italiano di Chiusdino, nella provincia di Siena, in Toscana.

Il toponimo, già Montalcino (Mons licinus) in Val di Merse, deriva dagli alberi di leccio che sono presenti in gran quantità sulla collina dove sorge la frazione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le sue origini risalgono almeno al X secolo; alcuni documenti testimoniano infatti della Pieve di San Magno già nel 987. Il piccolo castello di Montalcinello è stato conteso tra i Conti della Gherardesca di Frosini ed il Vescovo di Volterra. Nel 1133 fu siglato un accordo tra i contendenti che posero il castello alle dipendenze del vescovo. In questo periodo l'importanza del borgo ("Montalcin de' Vescovi") aumenta tanto da dovervi costruire una nuova pieve e da diventare anche sede di una zecca vescovile. Il governo del borgo era garantito da tre "Priori", nominati dai "Consiglieri"; un "Camarlingo" aveva la custodia delle finanze e dei beni comunali, le cui entrate erano garantite dalle tasse imposte dagli "Stimatori". Montalcinello rimarrà sotto la giurisdizione del Vescovo di Volterra fino alla seconda metà del XIV secolo quando passò sotto la Repubblica di Siena perdendo la propria autonomia.

Il borgo di Montalcinello ha iniziato a rinascere ed ingrandirsi solo verso la metà del XIX secolo, a partire dal 1855, in concomitanza con la costruzione e l'ammodernamento della rete viaria locale: la Strada statale 541 Traversa Maremmana, che collega Colle di Val d'Elsa alla Maremma tramite la Strada statale 73 Senese Aretina, e le nuove strade per Chiusdino e Montingegnoli.

In tempi più recenti il territorio di Montalcinello, come quello dei territori circostanti, è stato ed è interessato alle perforazioni geotermiche per la produzione di energia elettrica.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La struttura medievale del borgo è rimasta pressoché inalterata con le sue strade ("chioche") selciate. Il castello risulta invece rimaneggiato. Sulle mura di cinta del castello si aprivano tre porte: la Porta di Sopra, la Porta di Mezzo e la Porta di Sotto. Le mura avevano dei punti rialzati non più esistenti.

A Montalcinello è ubicata la Chiesa di San Magno che, già risalente a prima dell'anno 1000, deve la sua struttura attuale alla ricostruzione del 1290.

Poco fuori dal paese è ubicato l'oratorio della Madonna della Consolazione (XVII secolo).[2]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è citato nel romanzo Un cappello pieno di ciliege (2008) di Oriana Fallaci, come luogo dove hanno vissuto i suoi antenati Caterina Zani e Carlo Fallaci. Nel piccolo cimitero del paese, è presente la lapide di Carlo Fallaci, nipote dei due, autorevole magistrato di Firenze.[3]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Ogni anno vi si svolge la "Festa del Dolce" che richiama nel vecchio borgo, oltre ai turisti, quanti, per un motivo o per un altro, hanno dovuto abbandonare il luogo di origine, producendo un graduale spopolamento della frazione.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 335.
  2. ^ Anna Maria Giuducci (a cura di), I luoghi della Fede. Le Creti senesi, la Val d'Arbia e la Val di Merse, Milano, Mondadori Editore, 1999, p. 122.
  3. ^ Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliege, Rizzoli, Milano, 2008

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