Minareti del Monte del Tempio

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Vista aerea della spianata.

Il Monte del Tempio possiede quattro minareti, situati sui lati sud, nord e ovest.

Minareto al-Fakhariyya[modifica | modifica wikitesto]

Il minareto al-Fakhariyya.

Il primo minareto, conosciuto come al-Fakhariyya, fu costruito nel 1278 nell'angolo sud-occidentale della spianata, per ordine del sultano mamelucco Lajin. Prende il nome da Fakhr al-Din al-Khalili, padre di Sharif al-Din Abd al-Rahman, il quale ne supervisionò la costruzione[1]. L'edificio è nel tradizionale stile siriano, a base quadrata, diviso in tre piani sopra i quali due linee di muqarnas decorano il balcone del muezzin. La nicchia è circondata da una camera quadrata che termina in una cupola di pietra ricoperta di piombo. Fu restrutturato nel 1922[1].

Minareto Ghawanima[modifica | modifica wikitesto]

Il minareto Ghawanima nel 1900.

Il secondo, noto come Ghawanima, fu costruito nell'angolo nord-occidentale nel 1297-99 - sopra la porta omonima - dall'architetto Qadi Sharaf al-Din al-Khalili, anch'esso per ordine del sultano Lajin[1]. Con i suoi sei piani, è il più alto dei quattro. La torre è quasi interamente in pietra, fatta eccezione per la tettoia in legno sopra il balcone muezzin. La base del minareto è scavata all'interno dello strato superficiale di roccia situato nella parte nord-occidentale della spianata. È decorato con diversi livelli di modanature in pietra e muqarnas. La camera del muezzin è sormontata da un tamburo cilindrico e dalla cupola. La scala è situata esternamente nei primi due piani, ma si sviluppa internamento dal terzo piano fino al balcone del muezzin[2]. Fu restaurato nel 1329 e nel 1929[1].

Minareto Bab al-Silsila[modifica | modifica wikitesto]

Il minareto Bab al-Silsila.

Nel 1329, Tankiz - il governatore mamelucco della Siria - ordinò la costruzione di un terzo minareto chiamato Bab al-Silsila situato sul confine occidentale della moschea di al-Aqsa. Questo minareto, forse in sostituzione di un precedente minareto omayyade, fu costruito nel tradizionale stile a torre quadrata siriana ed fu interamente realizzato in pietra. Fin dall'inizio del XVI secolo - prima che i muezzin fossero sostituiti con altoparlanti e registrazioni - questo minareto veniva riservato al miglior muezzin della città perché da qui proveniva la prima chiamata a ciascuna delle cinque preghiere quotidiane (adnan), seguita da tutti gli altri[3].

Minareto al-Asbat[modifica | modifica wikitesto]

Il minareto Al-Asbat.

L'ultimo minareto fu costruito nel 1347 ed è noto come al-Asbat o anche come il minareto di Israele[1]. È composto da un pozzo cilindrico in pietra (forse di costruzione ottomana[4]), che ha origine da una base rettangolare. La struttura si restringe sopra il balcone del muezzin e termina con una cupola, ricostruita dopo il terremoto del 1927[1].

Il quinto minareto[modifica | modifica wikitesto]

Non ci sono minareti nella parte orientale della moschea. Tuttavia, nel 2007, Re Abdullah II di Giordania annunciò la sua intenzione di costruire un quinto minareto[5] proprio in questa parte della spianata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Menashe2004, pp. 366-367.
  2. ^ (EN) Minaret al-Ghawanima, su Archnet Digital Library. URL consultato l'11 marzo 2018.
  3. ^ (EN) Mi'dhanat Bab al-Silsila, su Archnet Digital Library. URL consultato l'11 marzo 2018.
  4. ^ (EN) Mi'dhanat Bab al-Asbat, su Archnet Digital Library. URL consultato il 12 marzo 2018.
  5. ^ (EN) Suleiman al-Khalidi, Jordan dynasty bolsters religious role in Jerusalem, Reuters, 19 gennaio 2007. URL consultato l'11 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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