Metropolia di Coo e Nisiro

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La cattedrale di San Nicola di Coo.
Il monastero di Panagía Spilianí sull'isola di Nisiro.

La metropolia di Coo e Nisiro (in greco: Ιερά Μητρόπολις Κώου και Νισύρου) è una diocesi del patriarcato ecumenico di Costantinopoli nel Dodecaneso.

Dall'8 marzo 2009 il metropolita di Coo e Nisiro, ipertimo ed esarca delle Cicladi, è Natanaele Diakopanagiotis.[1]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La metropolia comprende le isole di Coo, Nisiro e Gyali nel Dodecaneso.

Sede della metropolia è Coo, dove si trova la cattedrale di San Nicola.

Nel territorio si trovano 22 parrocchie a Coo[2] e 7 a Nisiro[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi di Cos.

La metropolia di Coo o Cos ha origini antiche. È attestata per la prima volta nel IV secolo; il suo vescovo, Melifrone, venerato come santo dalla Chiesa ortodossa[4], prese parte al concilio di Nicea del 325. Sono noti oltre una decina di vescovi del primo millennio cristiano, grazie alle fonti letterarie e a quelle archeologiche e sigillografiche. La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di di Costantinopoli dal VII secolo fino agli inizi del XV secolo.[5] Nel corso del XIV secolo è stata elevata al rango di arcidiocesi all'epoca di Andronico III Paleologo (1328-1341).[6]

Durante l'occupazione occidentale del Dodecaneso (dal XIII secolo), la diocesi venne probabilmente soppressa, anche se è noto un suo vescovo, Gerasimo nel 1330. Inoltre, negli atti del Santo Sinodo di Costantinopoli è documentata la presenza dei vescovi di Coo in diverse occasioni, dal 1317 al 1342. Nel 1387 il metropolita dell'Attalia fu autorizzato dal Santo Sinodo a recarsi a Coo per le ordinazioni sacerdotali e per le celebrazioni liturgiche.[6] Con la conquista ottomana dell'isola nel 1523, la sede greco-ortodossa venne ristabilita. A partire da Nicandro (1584), la serie episcopale di Coo è ininterrotta fino ai nostri giorni.

L'11 aprile 1838 la sede cambiò il proprio status, passando da arcidiocesi al rango di metropolia del patriarcato di Costantinopoli.[7]

Dal 1937 al 1947 l'isola di Calimno, parte della metropolia di Lero, fu annessa a quella di Coo.[7]

Il 20 aprile 2004 l'isola di Nisiro fu staccata dalla metropolia di Rodi e annessa a Coo, che mutò il proprio nome in quello attuale.[7]

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EL) Scheda biografica dal sito web della metropolia.
  2. ^ (EL) Ἐνορίες Κῶ, www.imkn.gr
  3. ^ (EL) Ἐνορίες Νισύρου, www.imkn.gr
  4. ^ (EL) Ἅγιος Μελίφρων, Ἐπίσκοπος Κώου, www.imkn.gr
  5. ^ (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981: indice p. 498, voce Kos/Koos évêché de Rhodos.
  6. ^ a b c (FR) Janin, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XIII, col. 927.
  7. ^ a b c (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate, p. 112.
  8. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), p. 662.
  9. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), p. 83.
  10. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), pp. 528-541.
  11. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), p. 235.
  12. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), pp. 168-169.
  13. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), p. 437.
  14. ^ Cosentino, Episcopato e società a Kos…, p. 110.
  15. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), p. 903.
  16. ^ Anonymus, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit nº 10691.
  17. ^ Cosentino, Episcopato e società a Kos…, p. 115.
  18. ^ a b c d e f g h i j (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate, p. 205.
  19. ^ a b c d e f g h i j k l (FR) Janin, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XIII, col. 928.
  20. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate, p. 113.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]