Mercato del Bestiame (Bologna)

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Mercato del bestiame
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàBologna
Indirizzovia Lodovico Berti, 2
via dello Scalo, 21/23
Coordinate44°30′09.25″N 11°19′42.92″E / 44.50257°N 11.32859°E44.50257; 11.32859
Informazioni generali
CondizioniCambio d'uso
Costruzione1899 - 1902
Inaugurazione1902
Usopubblico
Realizzazione
IngegnereFilippo Buriani
Emilio Saffi

Il Mercato del Bestiame è un complesso di edifici situato fuori Porta Lame a Bologna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il mercato del bestiame venne trasferito dal vecchio Foro Boario situato fuori Porta di Strada Maggiore, attuale Piazza Trento e Trieste, nella zona tra Porta Lame e Porta Galliera nel 1880.[1]

Il complesso attuale venne progettato dall'ingegnere Filippo Buriani dell'Ufficio tecnico comunale nel 1894, su ispirazione di edifici analoghi come il Testaccio di Roma.[2] I lavori iniziarono con difficoltà tra il 1897 e il 1899 sotto la direzione di Emilio Saffi e videro il contributo di alcune importanti industrie locali: gli elementi in laterizio e terracotta provenivano dalla Fornace Galotti, gli impianti dalla Calzoni e i prodotti in ferro dalla Maccaferri.[3]

Il 25 maggio del 1902 la struttura venne inaugurata: presentava un ingresso monumentale con un grande arco (oggi non più esistente) e due lunghi fabbricati laterali con funzioni di servizio, adibiti a stalle. Occupava una superficie di 22500 m2 e comprendeva tre edifici per la ristorazione, borsa contrattazioni e ufficio postale e telegrafico, oltre a due grandi tettoie poste al centro, in ferro e ghisa.[4] Il complesso formava un grande quadrilatero di circa 200 metri di lato che poteva ospitare più di 2.500 animali.[5] Le attività, che non raggiunsero mai del tutto i risultati sperati, rimasero qui fino al 1974, quando furono trasferite presso un moderno stabilimento a Santa Caterina di Quarto, nel quartiere San Donato.[2][3][6]

Nel 1977 iniziarono i lavori di ristrutturazione, sotto la direzione di Carlo Salomoni, conclusi nel 1983.[4] Il complesso fu trasformato nel nuovo Centro Civico del quartiere Saffi; già dalla dismissione delle attività di mercato le strutture ospitavano la biblioteca e il poliambulatorio di quartiere. Gli interventi di recupero si protrassero fino al 1988 e nel 2007 l'ex mercato è stato dichiarato di interesse culturale.[2][3][7]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso si estende tra le vie Malvasia, De Crescenzi, dello Scalo e Berti, con gli ingressi su queste ultime due. Gli edifici recuperati ospitano la sede del Quartiere Porto-Saragozza e oltre agli uffici pubblici comunali sono presenti la biblioteca Jorge Luis Borges, una scuola dell'infanzia, due sale cinematografiche e uno studentato universitario.[2][3]

All'interno del quadrilatero è stato ricavato un giardino pubblico intitolato a Pierfrancesco Lorusso.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il mercato bestiame lungo le mura, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  2. ^ a b c d Storia e Memoria di Bologna.
  3. ^ a b c d Mercato bestiame, su PatER - Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna.
  4. ^ a b Bernabei et al., p.55.
  5. ^ Il nuovo mercato bestiame, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  6. ^ Trasferimento del mercato bestiame e del macello fuori Porta San Donato, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  7. ^ L'ex mercato bestiame diventa il centro civico del quartiere Saffi, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 10 maggio 2022.
  8. ^ Giardino Pierfrancesco Lorusso, su comune.bologna.it. URL consultato il 10 maggio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giancarlo Bernabei, Giuliano Gresleri e Stefano Zagnoni, Bologna moderna 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\CFI\0084920.

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