Meleki Hatun

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Meleki Hatun (turco ottomano: ملکی خاتون , "Angelo"; ... – Costantinopoli, 27 febbraio 1656) fu una dama di compagnia di Kösem Sultan, suo figlio Ibrahim I e infine Turhan Sultan, Haseki Sultan di Ibrahim e Valide Sultan (madre) e reggente di Mehmed IV.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Meleki iniziò la sua carriera nell'harem intorno al 1640, come dama di compagnia (musahibe) di Kösem Sultan, Valide Sultan, e di suo figlio, Ibrahim I, che le destinò parte delle entrate dell'Egitto[1].

Nel 1648 Ibrahim fu deposto e giustiziato e suo figlio di sei anni, Mehmed IV, avuto da Turhan Sultan, venne intronizzato. La reggenza fu affidata, piuttosto che alla madre del bambino, ritenuta troppo giovane e inadatta, alla più esperta nonna Kösem, che era già stata reggente due volte.

Tuttavia, Turhan Sultan non accettava la situazione e spingeva per assumere lei stessa direttamente la reggenza in quanto madre del Sultano. Kösem, in risposta, nel 1652 pianificò di deporre e, forse uccidere, il nipote e la nuora, sostituendolo con il fratellastro Süleyman, la cui madre, Dilaşub Sultan, giudicava di carattere più docile. Il piano fallì proprio a causa di Meleki, che tradì Kösem avvisando Turhan[2]. Quest'ultima rispose organizzando l'assassinio di Kösem, il che le permise di assumere finalmente la reggenza[3][4][5].

Ricompensò Meleki rendendola la sua ancella di fiducia. Liberata dalla schiavitù, la diede in sposa a Şaban Halife Bey, paggio di palazzo, e assegnò loro una lussuosa residenza nella capitale. I due divennero la coppia di potere di Costantinopoli: Meleki esercitava la sua influenza su Turhan e ne sfruttava la relazione a suo vantaggio, mentre il marito creò una sua rete di clientelismo all'interno del Palazzo[6][7][3].

L'influenza di Meleki era tale che venne accusata di avere una relazione carnale sia con la stessa Turhan Sultan, che con suo figlio e con uno o più dei suoi figliastri[8]. Mehmed IV la chiama "zia" in pubblico, inoltre vestiva in modo più lussuoso delle stesse Sultane. Fu anche accusata di redigere o modificare a suo piacimento gli ordini scritti del sultano e di accettare tangenti.

Sia Meleki che suo marito vennero uccisi il 27 febbraio 1656, durante una rivolta militare contro i presunti abusi e la corruzione del governo, e il suo corpo lasciato appeso a un albero come ammonizione[9][10][11][12][13].

Cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel film del 2010 Mahpeyker: Kösem Sultan, Meleki Hatun è interpretata dall'attrice turca Bulut Köpük.
  • Nella serie TV del 2015 Il secolo magnifico: Kösem, Meleki Hatun è interpretata dall'attrice turca Ahsen Eroğlu.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Çelebi & Erkılıç 1954, p. 62
  2. ^ Akalin 2016, p. 225
  3. ^ a b Peirce 1993, p. 144.
  4. ^ Helly & Reverby 1992, p. 51
  5. ^ Walthall 2008, p. 90-1.
  6. ^ Helly & Reverby 1992, p. 51-2.
  7. ^ Walthall 2008, p. 91
  8. ^ Hunt 2014, p. 325
  9. ^ Helly & Reverby 1992, p. 52
  10. ^ Walthall 2008, p. 91.
  11. ^ Boyar & Fleet 2016, p. 235
  12. ^ Peirce 1993, p. 144
  13. ^ Thys-Şenocak 2006, p. 60

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Akalin, Esin (October 11, 2016). Staging the Ottoman Turk: British Drama, 1656Ð1792. Columbia University Press. ISBN 978-3-838-26919-1.
  • Boyar, Ebru; Fleet, Kate, eds. (May 9, 2016). Ottoman Women in Public Space. BRIIL. ISBN 978-9-004-31662-1.
  • Çelebi, Evliya; Erkılıç, Süleyman Cafer (1954). Turk Klasikleri - Issue 34.
  • Helly, Dorothy O.; Reverby, Susan (1992). Gendered Domains: Rethinking Public and Private in Women's History : Essays from the Seventh Berkshire Conference on the History of Women. Cornell University Press. ISBN 978-0-801-49702-5.
  • Hunt, Margaret (June 11, 2014). Women in Eighteenth Century Europe. Routledge. ISBN 978-1-317-88388-3.
  • Peirce, Leslie P. (1993). The Imperial Harem: Women and Sovereignty in the Ottoman Empire. Oxford University Press. ISBN 978-0-195-08677-5.
  • Thys-Şenocak, Lucienne (2006). Ottoman Women Builders: The Architectural Patronage of Hadice Turhan Sultan. Ashgate. ISBN 978-0-754-63310-5.
  • Walthall, Anne (June 10, 2008). Servants of the Dynasty: Palace Women in World History. University of California Press. ISBN 978-0-520-25443-5.
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