Megachile pluto
Megachile pluto | |
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Megachile pluto | |
Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Hymenopteroidea |
Ordine | Hymenoptera |
Sottordine | Apocrita |
Sezione | Aculeata |
Superfamiglia | Apoidea |
Famiglia | Megachilidae |
Sottofamiglia | Megachilinae |
Genere | Megachile |
Sottogenere | Chalicodoma |
Specie | M. pluto |
Nomenclatura binomiale | |
Megachile pluto B. Smith ex Wallace, 1869 | |
Sinonimi | |
Chalicodoma pluto |
Megachile pluto B.Smith ex Wallace, 1869 è un'ape indonesiana della famiglia Megachilidae. Viene chiamata comunemente anche ape di Wallace.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Megachile pluto è considerata l'ape più grande del mondo, tanto da essere chiamata ape gigante di Wallace: le femmine possono essere lunghe fino a 39 mm, con un'apertura alare di 63 mm. I maschi crescono solo fino a 23 mm.[senza fonte]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]È una tagliatrice di foglie che utilizza la resina per creare i compartimenti del proprio nido. Queste api costruiscono i loro nidi all'interno di termitai attivi, il che spiega perché persino gli abitanti dell'isola non fossero a conoscenza della loro esistenza. Questa caratteristica l'ha resa nota anche come ape muratrice.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La prima scoperta di Megachile pluto avvenne in Indonesia nel 1858 da parte del naturalista Alfred Russel Wallace. La si ritenne successivamente estinta finché non fu "riscoperta" nel 1981 dall'entomologo americano Adam C. Messer, che trovò sei nidi nell'isola di Bacan e altre limitrofe.
Nel gennaio del 2019, a distanza di 38 anni dall'ultimo avvistamento ufficiale, un team di ricercatori guidato da Clay Bolt ed Eli Wyman e finanziato dal Global Wildlife Conservation, è riuscito a filmarne - su un'isola indonesiana delle Molucche del Nord - un esemplare femmina che aveva nidificato all'interno di un termitaio.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) World Conservation Monitoring Centre 1996, Megachile pluto, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Douglas Main, L’ape più grande del mondo non è estinta come si pensava, su nationalgeographic.it, 25 febbraio 2019. URL consultato il 26 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Messer, A. C. 1984. Chalicodoma pluto: the world's largest bee rediscovered living communally in termite nests (Hymenoptera: Megachilidae). J. Kans. Entomol. Soc. 57: 165-168.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Megachile pluto