Mazzi Visconti-Sforza

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Con il termine mazzi Visconti-Sforza si definiscono alcuni Tarocchi risalenti al XV secolo che hanno dato, con ogni probabilità, origine ai mazzi classici e in particolare alla variante marsigliese dalla quale deriva gran parte dei Tarocchi moderni.

I mazzi sono di grande interesse storico sia per la bellezza delle loro illustrazioni, realizzate con materiali preziosi e che in alcuni casi si ritiene ritraggano membri delle famiglie Visconti e Sforza, sia per il legame con le due dinastie che governarono Milano e la Lombardia a partire dal XIII secolo.

Alcune carte del mazzo Pierpont-Morgan Bergamo Visconti-Sforza
Dall'alto in senso orario: Asso di Coppe, regina di Denari, il Diavolo (ricostruzione moderna di una carta mancante), cavallo di Bastoni

Secondo alcuni studiosi esistono circa 15 mazzi diversi del gruppo Visconti-Sforza disseminati in musei e biblioteche di tutto il mondo, ma anche in collezioni private; di alcuni di essi sono rimaste solo alcune figure o singole carte. I più famosi mazzi Visconti-Sforza sono i tre riportati qui di seguito.

Il mazzo Pierpont-Morgan Bergamo

Questo mazzo, detto anche "Colleoni-Baglioni" e "di Francesco Sforza", risale al 1451 circa. In origine era composto da 78 carte, delle quali ne sono rimaste 74 (20 trionfi, 15 figure e 39 carte non figurate); 35 carte si trovano nella biblioteca Pierpont-Morgan a New York, 26 presso l'Accademia Carrara e 13 fanno parte della collezione privata della famiglia Colleoni di Bergamo. Tutti i trionfi e le figure hanno uno sfondo in oro mentre le carte non figurate hanno sfondo color crema con motivo floreale colorato. I due trionfi mancanti sono Il Diavolo e La Torre.


Il mazzo Cary-Yale

Questo mazzo, talvolta chiamato "Visconti di Modrone", prende il nome dalla collezione di carte da gioco storiche della famiglia Cary, confluita nel 1967 nella Biblioteca dell'Università di Yale. Da molti studiosi è ritenuto il più antico dei mazzi anche se la datazione esatta è difficoltosa e pertanto controversa, secondo alcune ipotesi è stato commissionato da Filippo Maria Visconti, altri studiosi invece ne collocano la realizzazione intorno al 1466. Nel suo studio "Storia dei Tarocchi" (Oscar Mondadori, Milano, 2007), Giordano Berti lo data con certezza al periodo 1442-1447 in quanto il seme di Denari mostra ora il recto ora il verso del fiorino d'oro fatto coniare dal duca di Milano Filippo Maria Visconti nel 1442, e rimasto in uso fino al 1447, anno della morte del duca.
Di questo mazzo sono rimasti 67 soggetti (11 trionfi, 17 figure e 39 carte non figurate). Nemmeno sulla composizione originaria del mazzo vi è accordo, secondo alcuni in origine le carte erano 70 secondo altri erano 86 in quanto il mazzo Cary-Yale è l'unico mazzo di carte occidentale in cui le figure sono 6 e non le tradizionali 4. Al fante, cavallo, re e regina si aggiungono la donzella e la dama a cavallo. Se quindi i trionfi del mazzo erano 22 come nel mazzo Pierpont-Morgan il numero complessivo delle carte originali sarebbe stato 86.
Tutti i trionfi e le figure hanno uno sfondo in oro mentre le carte non figurate del mazzo hanno sfondo argentato.


Il mazzo Brera-Brambilla

Così chiamato in quanto fu Giovanni Brambilla ad acquistare le carte a Venezia nell'anno 1900. Dal 1971 il mazzo è di proprietà della Pinacoteca di Brera (Milano). Pare che questo mazzo fu commissionato da Francesco Sforza a Bonifacio Bembo nel 1463. È composto da 48 carte con due soli trionfi, l'Imperatore e la Ruota della Fortuna. Tutti i trionfi e le figure hanno uno sfondo d'oro mentre le carte non figurate del mazzo hanno sfondo argentato.
Le sette carte figurate rimaste sono: fante e cavallo di coppe, fante e cavallo di denari, fante cavallo e regina di bastoni. Le carte numerate sono invece quasi complete, manca solo il 4 di denari.

Bibliografia

  • Moakley, Gertrude, "The Tarot Cards painted by Bonifacio Bembo to Visconti-Sforza Family", New York Public Library, New York 1966.
  • Mulazzani, Germano, "I Tarocchi viscontei e Bonifacio Bembo. Il mazzo di Yale", Amilcare Pizzi Editore, Milano, 1981.
  • Bandera-Bistoletti, Sandrina, "Bonifacio Bembo. I Tarocchi viscontei della Pinacoteca di Brera", Martello Libreria, Milano 1991.
  • Berti, Giordano / Gonard, Tiberio, "Visconti Tarot", Llewellin - Lo Scarabeo, Minneapolis - Torino , 2002.

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