Mastino
Il termine mastino viene usato per designare alcune razze canine della famiglia dei Molossoidi caratterizzate da fisico robusto e massiccio, utilizzate sia per la guardia della proprietà sia per la difesa personale del padrone, di origine molto antica.
Da un punto di vista sistematico, "mastino" non indica oggi una sotto-sezione dei Molossoidi, essendo i mastini più o meno equamente distribuiti tra la sotto-sezione "dogue" e la sotto-sezione "cani da montagna". La nomenclatura è piuttosto da intendersi quale sinonimo per "cane molosso di grossa taglia". Nei tempi passati, in italiano[1] come in altre lingue (es. in inglese, Mastiff), "mastino" era propriamente inteso quale razza a sé originatasi dai molossi antichi.
Le principali razze di mastino sono:
- il mastino tibetano, forma archetipica della razza molossoide, disceso direttamente dalla prima forma molossoide; tipo "cani da montagna";
- il mastino napoletano, razza discesa direttamente dal molosso d'Epiro, cane da difesa/guerra del Mediterraneo "antico"; tipo "dogue";
- il mastino inglese (lingua inglese mastiff), selezionato in Gran Bretagna nel corso del Medioevo; vero e proprio "peso massimo" del mondo canino[2]; tipo "dogue";
- il mastino spagnolo; tipo "cani da montagna".
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Nella lingua italiana, la parola "mastino" compare nei testi di alcuni degli autori fondamentali per lo sviluppo della stessa: Dante Alighieri[3] e Giovanni Boccaccio[4]. Il termine era diffusissimo nel XIV secolo, tanto da essere utilizzato come soprannome per alcuni esponenti della famiglia Della Scala (v. Mastino I della Scala).
L'origine va rintracciata nel latino "canis mansuetinus", diminutivo di mansuetus ("mansueto")[5], a sottendere la natura ormai domata/addomesticata di un animale che per i suoi attributi fisici avrebbe poco o nulla di dissimile dalla fiera.
In italiano, "mastino" ha oggi anche il significato di "persona aggressiva, tenace e accanita"[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carpani, Giuseppe (1870), Memorie per servire alla vita di un cel. Cane Mastino vivente in Venezia nel 1802, Venezia, Stamperia della Società Letteraria e Tipografica, p. 4: È probabile che nascesse in Venezia, dove la sua razza, discendente dai Molossi che accompagnarono in Queste Contrade i Primi Veneti provenienti dalla Scizia, si mantiene da tempo immemorabile a spese altrui, cara soprattutto ai macellari, agli opulenti, ed alla sbirraglia.
- ^ Edwards, Sydenham (1800), Cynographia Britannica, Consisting of Coloured Engravings of the Various Breeds of Dogs Existing in Great Britain; Drawn from the Life, with Observations on Their Properties and Uses, by Sydenham Edwards, Londra, C. Whittingham : "il Leone sta al Gatto come il Mastiff sta al Cane".
- ^ Dante Alighieri, Inferno, c. 22 : Mai non fu mastino sciolto Con tanta fretta a seguitar lo furo.
- ^ Giovanni Boccaccio, Decamerone, quinta giornata, novella n. 8 "Nastagio degli Onesti" : Oltre a questo le vide a' fianchi due grandissimi, e fieri mastini.
- ^ "Mastino" in Dizionario Treccani Sinonimi e Contrari.
- ^ Mastino: Definizione e significato di Mastino – Dizionario italiano – Corriere.it
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «mastino»
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- "Mastino"[collegamento interrotto] in Vocabolario degli accademici della Crusca, 1. ed. (1616)
- "Mastino" in Enciclopedia Treccani
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