Massacro del Templo Mayor

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Una rappresentazione del massacro tratta dal Codice Durán

Il massacro del Templo Mayor presente nella capitale azteca di Tenochtitlán è un episodio della conquista dell'impero azteco, avvenuto il 10 maggio 1520.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Mentre Hernán Cortés si trovava a Tenochtitlan, seppe di altri spagnoli che stavano giungendo sulla costa; Pánfilo de Narváez era arrivato da Cuba con l'ordine di arrestarlo, e Cortés fu obbligato ad abbandonare la città per affrontarlo. Durante la sua assenza Montezuma chiese al sostituto di Cortès Pedro de Alvarado il permesso di festeggiare il Toxcatl (una festività azteca in onore di Tezcatlipoca, uno degli dei principali). Dopo l'inizio della cerimonia Alvarado la interruppe uccidendo le persone più importanti della classe nobile azteca.

Secondo la versione spagnola i conquistadores interruppero un sacrificio umano nel Templo Mayor in quanto inorriditi e disgustati da quanto visto; gli Aztechi affermarono invece che gli spagnoli erano attratti dall'oro che indossavano. Sia la prima, sia la seconda ragione portarono ai fatti descritti. Questa azione scatenò la ribellione azteca nonostante gli ordini contrari di Montezuma.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hernán Cortés, "Letters", in Letters from Mexico, tradotto da Anthony Pagden, 1986, ISBN 0300090943
  • Francisco López de Gómara, Hispania Victrix; First and Second Parts of the General History of the Indies, with the whole discovery and notable things that have happened since they were acquired until the year 1551, with the conquest of Mexico and New Spain
  • Bernardino de Sahagún, Codice fiorentino, tradotto da Nancy Fitch