Marilù S. Manzini

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Marilù S. Manzini (Modena, 27 marzo 1978) è una scrittrice e regista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Modena, figlia di un giornalista e di una industriale, la Manzini adotta come pseudonimo letterario il cognome materno.

Il suo primo libro Bambola di cera venne pubblicato da una casa editrice locale[1]; successivamente scrisse per Salani il romanzo Io non chiedo permesso[2] e per Rizzoli i due romanzi Il quaderno nero dell'amore[3] e Se siamo ancora vivi. Inoltre ha curato per tre anni una rubrica all'Interno del settimanale del Corriere della Sera Style[4] e da luglio 2016 pubblica sul magazine Ultima Voce.

Oltre a lavorare come scrittrice, la Manzini ha anche partecipato a delle mostre artistiche come fotografa, pittrice e scultrice[5].

Nel maggio 2021[6] esce al cinema "Il quaderno nero dell'amore" tratto dall'omonimo romanzo edito da Rizzoli. Marilù S. Manzini ne cura la regia e la sceneggiatura. All'interno del film si possono riconoscere diverse opere fotografiche ed artistiche della stessa Manzini.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'inarrestabile ascesa di Marilù giovane autrice, su ricerca.gelocal.it, Gazzetta di Modena. URL consultato il 5 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2014).
  2. ^ I nuovi indifferenti, su repubblica.it, la Repubblica. URL consultato il 5 novembre 2011.
  3. ^ Che ridere la contabilità del sesso, su ilgiornale.it, il Giornale. URL consultato il 5 novembre 2011.
  4. ^ Biografia del sito ufficiale, su marilumanzini.com. URL consultato il 3 dicembre 2014.
  5. ^ La creatività esplosiva di Marilù S.Manzini, su stilearte.it. URL consultato il 5 novembre 2011.
  6. ^ Scheda film su mymovies.it, su mymovies.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN76079541 · ISNI (EN0000 0000 4500 0451 · SBN TO0V507050 · LCCN (ENno2006109690 · GND (DE1027698719 · WorldCat Identities (ENlccn-no2006109690