Maria Maddalena Rossi

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Template:Membro delle istituzioni italiane Maria Maddalena Rossi (Codevilla, 29 settembre 1906Milano, 17 settembre 1995) è stata una politica italiana.

Biografia

Nata da una famiglia benestante ma numerosa, riuscì a laurearsi in Chimica nel 1930 all’Università di Pavia e trovò lavoro a Milano. Nel 1937 aderì al PCd'I clandestino dove iniziò a militare nella lotta antifascista.

Nel 1942, venne arrestata dalla polizia fascista a Bergamo e condannata al confino a Sant'Angelo in Vado fino al 25 luglio 1943. Poi si trasferì a Zurigo, dove per circa un anno e mezzo continuò a lavorare per il partito.

Nel dicembre 1944 tornò a Milano ed entrò a far parte della redazione de L'Unità (all'epoca ancora giornale clandestino); nello stesso anno entrò a far parte della Commissione Stampa e Propaganda della Direzione Alta Italia del PCI.

Nel 1946 fu eletta nell’Assemblea Costituente della Repubblica Italiana nel Gruppo Comunista. Nella Costituente si batté in modo particolare per il superamento dell'articolo della Costituzione che vietava l'accesso delle donne ai gradi più elevati della Magistratura, anche se tale battaglia non ebbe buon esito.

Nel frattempo è fra le principali esponenti dell'Unione Donne Italiane, di cui diventerà presidente nazionale dal 1947 al 1956.

Fu poi rieletta Deputata nella I, II e III Legislatura, continuando sempre a battersi per i diritti delle donne.

Tra il 1957 ed il 1967 è la vicepresidente della Federazione Democratica Internazionale Femminile.

Nel 1963 non si ricandida alla Camera dei Deputati e, trasferitasi a Porto Venere, lavora nella politica locale, diventando Sindaco nel 1970.

È morta nella sua casa di Milano a sole 2 settimane dal compimento dei 90 anni.

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