Manfrone

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Manfrone
Manfroni di Cles: Corona marchionale di oro su scudetto di nero bordato di oro su - guerriero armato di tutto punto al naturale posto di tre quarti verso destra con gonnellino di rosso spada in destra e scudo ovale di nero orlato di oro e caricato di una stella (5 raggi) dello stesso in sinistra su terrazzo di verde su argento - braccio destro uscente da destra di carnagione con manica corta rivoltata di argento afferrante con la mano una bilancia di oro la cui asta termina con una croce patente dello stesso tutto su rosso - aquila rivolta di nero su rosso - 2 monti al naturale di verde uscenti dalla punta sormontati da - sole raggiante di oro tutto su argento.
FondatoreDomenico Manfrone
Data di fondazioneXIV secolo
EtniaItaliana

Manfrone (o Manfroni, Manfron), antica nobile famiglia romagnola.[1] Un ramo della famiglia si trapiantò a Schio, dove possedevano proprietà concesse loro dalla Serenissima, assieme alla cittadinanza vicentina. I Manfrone figurano tra i condottieri più noti al servizio di Venezia dal 1494 al 1527.

Capostipite della famiglia fu Domenico Manfrone (XIV secolo).

Manfroni di Cles[modifica | modifica wikitesto]

L'imperatore Francesco Giuseppe nel 1855 concesse ad Antonio Manfroni (1793-?) e ai suoi discendenti l'uso dello stemma. La famiglia chiese l'iscrizione nel Libro d'oro della nobiltà italiana con il titolo di nobile.[2]

Manfroni di Manfort (Parma)[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Manfroni di Manfort

Nel 1726 l'imperatore Carlo VI d'Asburgo concesse ad alcuni componenti della famiglia l'utilizzo dello stemma con il titolo di cavaliere e col diritto di chiamarsi Manfroni nobili di Manfort.[3] La famiglia risultava iscritta all'Elenco ufficiale della nobiltà italiana.[4]

Manfroni di Caldes[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Manfroni di Caldes

Notizie storiche conducono ad una famiglia Manfron di Caldes, in Val di Sole, che fiorì nel XVI secolo e della quale però non esiste documentazione di derivazione dai Manfrone della Romagna. Dimora dei nobili fu Castel Caldes, già dimora dei conti Thun. Nel 1554 l'imperatore Ferdinando I d'Asburgo riconobbe alla famiglia i titoli nobiliari.[5]

Componenti illustri[modifica | modifica wikitesto]

Paris Bordon, Miracolo di San Cristoforo. Le fattezze di San Giorgio sono quelle di Giulio Manfrone. XVI secolo.
  • Giovanni Antonio Manfrone (?-1485), sposò Giacoma Malatesta (?-1495)
  • Giampaolo Manfrone (1441-1527), detto "Fortebraccio", figlio di Giovanni Antonio, condottiero
  • Alessandro Manfrone (XV secolo), condottiero, figlio di Giovanni Antonio
  • Gerolamo Manfrone (XV secolo), condottiero, figlio di Giovanni Antonio
  • Giulio Manfrone (1490-1526), figlio di Giampaolo, condottiero
  • Domicilla Manfrone (XV secolo), sorella di Giulio, fondò il monastero di Santa Maria Nova e il monastero del Corpus Domini a Vicenza
  • Giampaolo Manfrone (1523-1552), figlio di Giulio, condottiero, sposò Lucrezia Gonzaga (1522-1576)
  • Isabella Manfrone (XVI secolo), figlia di Giampaolo, sposò Fabio Pepoli di Bologna.
  • Moritz Manfroni von Manfort (1832-1899), ammiraglio
  • Alvise Manfroni di Manfort (Verona, 1874-?), giornalista[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.2, ISBN non esistente.
  • Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana. Vol. III, Milano, 1930, ISBN non esistente.
  • Ezio Maria Simini, Lucrezia Gonzaga e il tramonto dei Manfron, in Quaderni di storia e di cultura scledense, n. 16, Schio, febbraio 2011.

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