Thun-Hohenstein

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Thun-Hohenstein
Inquartato; nel 1.° e 4.° d'azzurro, alla sbarra d'oro; nel 2.» .e 3.» partito, a destra d'argento, ad una mezza aquila di rosso, appoggiata alla partizione ; a sinistra di nero, alla sbarra d'argento.
Titoli
  • conti
  • baroni
FondatoreAlbertino[1]
Data di fondazioneXII secolo
Etniasvizzera
Conte Thun
Corona araldica
Corona araldica
Stemma
Stemma
Stemma della famiglia Thun und Hohenstein sul portale del loro palazzo a Trento
ParìaNobiltà austriaca
Data di creazione1629
Creato daRodolfo II d'Asburgo
Trasmissionead ogni membro della famiglia
Titoli sussidiariBarone (1530)
Principe
Corona araldica
Corona araldica
ParìaNobiltà austriaca
Data di creazione1911
Creato daFrancesco Giuseppe d'Austria
Primo detentoreFranz von Thun und Hohenstein
Trasmissionead ogni membro del ramo
Titoli sussidiariconte Thun (1629)
barone (1530)

Quella dei Thun-Hohenstein (o Thun und Hohenstein) è una nobile famiglia trentino-tirolese, che ottenne il titolo di conti dell'Impero nel 1629, dopo aver ricoperto importanti cariche amministrative e vescovili nel Sacro Romano Impero. A quell'epoca un ramo della famiglia si era trasferito in Boemia, intraprendendo una rapida ascesa all'ombra del potere imperiale degli Asburgo.

Nel 1629 ottenne il titolo comitale e nel 1911 un ramo boemo, quello di Tetschen an der Elbe, fu elevato al rango principesco.

La famiglia è originaria della Val di Non, in Trentino.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Stemma della famiglia disegnato da Johann Siebmacher nel 1605

Il cognome composito di Thun und Hohenstein viene derivato essenzialmente dalle antiche influenze germaniche dell'area alpina. Il cognome è noto sin dall'XI secolo, epoca dalla quale viene indicato in diversi modi, tra i quali Thunne, Tunnum, Tonnum, Tonno, Tono e Tunno.

Il cognome di Thun venne per la prima volta ufficializzato nel 1407, quando Simon von Thun ottenne di essere incluso nella matricola nobiliare tirolese e gli venne agganciato quello di Hohenstein dal nome della contea che la famiglia ottenne nel 1628.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Castel Thun

Le origini del casato dei Thun und Hohenstein sono riconducibili per certo al XII secolo, anche se una certa tradizione locale vuole il loro nome associato a quello di San Vigilio, patrono di Trento, vissuto già nel IV secolo, soprattutto per i legami con i loro possedimenti in Val di Non.

La prima sede della famiglia si trovava a Dosso del Castelletto, nell'area ove attualmente sorge la locale chiesa di Santa Margherita, da dove la famiglia trasmigrò nel 1259 per passare al Castel Thun (all'epoca conosciuto con l'appellativo Belvesino), designato feudo.

Nel corso dei secoli e grazie a matrimoni attentamente studiati con i maggiori proprietari di zona, la famiglia Thun und Hohenstein riuscì ad accumulare una grande fortuna costituita anche da numerosi beni immobili e proprietà titolari come:

La nobilitazione[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal XV secolo la famiglia aumentò considerevolmente i propri possedimenti espandendosi sul territorio. Dal 1469 alcuni membri della famiglia divennero sistematicamente "coppieri" del principe-vescovo di Trento e dal 1558 ottennero tale privilegio anche presso il vescovato di Bressanone. Nel 1530 la famiglia ottenne il titolo baronale dall'imperatore Carlo V d'Asburgo . Pur avendo formato diverse linee, sino al XVI secolo la famiglia riuscì sostanzialmente a mantenere inalterata la divisione del proprio patrimonio sino alla reggenza di Sigmund (1537-1597), il quale alla sua morte diede disposizione che i suoi beni venissero ripartiti tra i suoi tre figli maschi.

Nel 1628 la famiglia ottenne il titolo nobiliare comitale che dal 1629 venne associato al feudo di Hohenstein. Dal 1642, con la perdita dei propri possedimenti, l'infeudazione rimase comunque parte del cognome dei Thun und Hohenstein ma gli interessi della famiglia si concentrarono in Boemia, lasciando nel Tirolo un'altra linea che proseguì la casata nella terra nativa.

La rilevanza nel Tirolo[modifica | modifica wikitesto]

Fu proprio la linea trentina che diede alla storia Guidobald von Thun und Hohenstein, principe-arcivescovo di Salisburgo che nel XVII secolo venne nominato cardinale. Questa facile ascesa della famiglia, ulteriormente avvantaggiata dalla presenza di una nobiltà locale alla guida delle istituzioni ecclesiastiche tra le maggiori di rilievo nell'area dell'Austria. Sempre questo ramo ebbe l'onore di annoverare un primo ministro dell'Imperial Casa austriaca, Franz von Thun und Hohenstein elevato a Principe dell'Impero nel 1911, e Galeazzo von Thun und Hohenstein che fu gran maestro dell'Ordine di Malta.

L'attuale Principe (il quinto) e capo del ramo boemo é Franz (nato 1948), noto economista e marito di Róża Thun (nata 1954), membro del Parlamento europeo dal 2009.

Genealogie[modifica | modifica wikitesto]

Struttura del casato[modifica | modifica wikitesto]

 
Thun
 
   
 
Thun-Castel Thun[2]

Thun-Castel Caldes[3]

Thun-Castel Brughier[4]
  
    
 
Thun und Hohenstein[5]

Thun und Hohenstein (linea boema)[6]

Thun und Hohenstein-Sardagna[11]

Thun-Castel Croviana[11]
 
    

Thun und Hohenstein-Klosterle[7]

Thun und Hohenstein-Tetschen[8]

Thun und Hohenstein-Choltic[9]

Thun und Hohenstein-Ronsperg-Benatek[10]

Membri notabili[modifica | modifica wikitesto]

Nella famiglia Thun Hohenstein si annoverano diverse personalità di rilievo:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, vol.3, A.Forni, 1886.
  2. ^ ex Lukas (1485-1559/1569-74)
  3. ^ ex Jakob (1494-1559)
  4. ^ ex Johann Cyprian (1501-1573)
  5. ^ ex Christoph Richard (1604-1668), ex Hercules (1561-1615), ex Viktor (m. 1572), ex Lukas Thun (1485-1559/1569-74)
  6. ^ ex Johann Cyprian (1569-1630), ex Sigmund (1537-1596), ex Johann Cyprian von Thun (1501-1573)
  7. ^ ex Franz de Paula Johann Josef (1734-1800)
  8. ^ ex Wenzel Josef Johann (1737-1796)
  9. ^ ex Johann Nepomuk Josef Adalbert (1742-1813)
  10. ^ ex Anton de Padua Josef Adalbert (1754-1840)
  11. ^ a b ex Franz (1835-1902)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, vol.3, A.Forni, 1886.

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