Maggengo

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Vacca al pascolo

Con il termine maggengo (con il significato di: attività di pascolo o fienagione che si svolge durante il mese di maggio) si indica, nel campo dell'attività agro-zootecnica delle località di montagna, l'area intermedia di pascolo del bestiame tra le sedi invernali di pianura o di fondovalle e le sedi estive di alpeggio in alta quota. Lo stesso termine può anche indicare lo sfalcio di fieno effettuato durante il mese di maggio.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Pascolo di media quota[modifica | modifica wikitesto]

La salita verso gli alpeggi dagli insediamenti di fondovalle (la cosiddetta monticazione) si attua per fasi (dette anche tramuti), corrispondenti a zone di pascolo, ciascuna delle quali dotata delle relative strutture di supporto (abitazioni temporanee, stalle, ecc.), collocate a diverse altitudini.

Questa sorta di migrazione stagionale, del bestiame e degli uomini addetti alla sua cura, dalle aree di bassa quota verso i pascoli più alti, è stata oggetto all'inizio del XX secolo di un importante studio svolto sul territorio della Val d'Anniviers nel Canton Vallese in Svizzera[1].

Nello studio venivano individuate delle zone di pascolo, dette maggenghi, poste a circa 1600–1700 m sul livello del mare, dove il bestiame veniva condotto durante il mese di maggio, prima del successivo trasferimento, tra fine giugno e inizio luglio, ai pascoli d'alpeggio in alta quota.

Sfalcio del fieno o del foraggio[modifica | modifica wikitesto]

Viene chiamato maggengo lo sfalcio del fieno o del foraggio che aveva luogo in pianura durante il mese di maggio:

  • nel caso di un prato stabile si tratta del primo sfalcio, effettuato nella prima metà di maggio, a cui seguono lo sfalcio agostano e il terzuolo. Il maggengo rappresenta in questo caso circa la metà della produzione dell'intera annata.
  • nel caso di una marcita si tratta invece del terzo sfalcio, infatti secondo la tradizione, il primo taglio aveva luogo a fine febbraio, il secondo in aprile, il terzo a fine maggio (detto appunto maggengo), il quarto a fine luglio (agostano), il quinto a fine agosto (terzuolo), il sesto all'inizio di ottobre e l'ultimo tra novembre e dicembre. Il maggengo era lo sfalcio più redditizio, dato che apportava circa un quarto della produzione annuale di foraggio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jean Brunhes, Les groupes d'habitations du Val d'Anniviers comme types d'établissements humains, in «Annales de Géographie», XV (1906), numero 82 del 15 luglio 1906
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