Lya Mara

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Lya Mara, nata Alexandra Gudowitsch (in lettone: Aleksandra Gudoviča) (Riga, 1º agosto 18971º marzo 1960), è stata una ballerina lettone diventando in seguito una nota attrice del cinema muto tedesco. Talvolta, usò anche il nome Mia Mara.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Riga, nell'attuale Lettonia, quando la città faceva parte dell'Impero russo. Figlia di un funzionario pubblico, fece i suoi studi in un collegio cattolico[1]. Studiò danza e, dopo aver fatto parte del balletto del Teatro Nazionale di Riga, si trasferì a Varsavia, dove diventò prima ballerina.

Nel 1916, girò - usando il nome Mia Mara - alcuni film diretta da Aleksander Hertz (in due di questi, recitò a fianco di Pola Negri). Nel 1917 cominciò a lavorare a Berlino, dove si era nel frattempo trasferita seguendo l'esempio della collega Pola Negri. Il produttore dei suoi primi film tedeschi era il giovane Friedrich Zelnik che puntò subito sulla nuova attrice, confezionando appositamente per lei alcuni film commerciali che la resero ben presto una stella del cinema muto tedesco. Zelnik e la giovane attrice si sposarono: il successo dei loro film indusse Zelnik a fondare nel 1920 una casa di produzione, la Zelnik-Mara Film GmbH, che sfornò una serie di pellicole molto popolari che la vedevano nei panni di note eroine quali Carlotta Corday, Anna Karenina e Manon. La coppia diventò celebre e nella loro casa i due ricevevano molti artisti famosi. Furono immortalati in cartoline e in carte da gioco pubblicitarie che usavano le fotografie con la loro immagine.

Tra i titoli che, all'epoca, godettero di grande popolarità, Die Försterchristel e An der schönen blauen Donau, commedie leggere che proponevano Lya Mara in un personaggio come quello della tipica "ragazza viennese". Spesso affiancata da Harry Liedtke o Wilhelm Dieterle, diventò così famosa che la sua popolarità travalicò i confini dei paesi di lingua tedesca. Lya. Der Herzensroman einer Kinokönigin (Lya, il romanzo di una regina dello schermo), pubblicato in cento episodi tra il 1927 e il 1928, era ispirato alla sua figura di diva del cinema[1].

Alla fine degli anni venti, l'attrice restò coinvolta in un serio incidente stradale che interruppe per un certo periodo la sua carriera. All'avvento del sonoro, Lya Mara si trovò spiazzata dalla nuova tecnica e si ritirò ben presto dalle scene. Nel suo ultimo film, Jeder fragt nach Erika, fu diretta ancora una volta dal marito che fu il primo regista tedesco a post sincronizzare i film stranieri.

Dopo la salita al potere di Hitler nel 1933, lei e il marito lasciarono la Germania. Zelnik continuò a dirigere film nel Regno Unito e nei Paesi Bassi. Morì a Londra nel 1950, lasciandola vedova. Lya Mara visse i suoi ultimi anni in un perfetto anonimato e si ritiene che sia morta in Svizzera.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

La filmografia è completa. Quando manca il nome del regista, questo non viene riportato nei titoli[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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