Luigi de Baillou

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Pietro Luigi Francesco de Baillou, noto anche come Louis de Baylou[1] (Milano, 27 luglio 1736Milano, 14 marzo 1804[2]), è stato un violinista e compositore italiano.

Le informazioni biografiche su Baillou sono frammentarie. Nato a Milano,[3] figlio di Francesco Baillou,[4] fu probabilmente allievo di Nicolas Capron a Parigi. Dal 1762 visse a Stoccarda, dove lavorò nell'orchestra di corte del Duca di Württemberg, di cui divenne primo violino nel 1771. Licenziato nel 1774, si trasferì a Milano, dove visse fino alla morte.[5]

La maggior parte della sua produzione compositiva è datata dopo il suo rientro in Italia, e solo una manciata di composizioni di dubbia attribuzione sono associate al suo nome nel periodo della sua permanenza in Germania. Il suo genere principale fu il balletto, di cui è difficile valutare la qualità della produzione, essendo che la musica non è sopravvissuta e i giudizi della critica dell'epoca sono rari. Tra il 1775 e il 1777 compose sei balletti, e nel 1778 due balletti destinati al teatro di Firenze e un'opera destinata a Stoccarda. Nel 1779 divenne primo violino e direttore del Teatro alla Scala, ruolo che ricoprì per 23 anni. Tra il 1783 e il 1788 compose sette balletti per il teatro milanese, e nello stesso periodo fu anche primo violino presso il Pio Istituto de' Professori di Musica. Nel 1797, durante l'occupazione napoleonica, compose un balletto di orientamento filo-repubblicano. Nel 1802 arbitrò una controversia tra l'impresa teatrale e l'orchestra.[4] Nel 1803 terminò il suo incarico alla Scala, nel quale venne sostituito da Alessandro Rolla. Morì a Milano nel 1804 e venne sepolto nel cimitero di San Gregorio fuori da Porta Venezia, poi demolito alla fine dell'Ottocento.[6] Il suo ultimo balletto, La disfatta di Abderamo, venne eseguito postumo solo nel 1809. Diversi tra i suoi figli e nipoti furono musicisti alla Scala.[5]

Oltre ai balletti, compose cinque sinfonie e un'ouverture, di stile piuttosto semplice, un duetto e cinque trii per violini di difficoltà elementare, e due volumi didattici su arpeggi e solfeggio.[5]

  1. ^ Tra le numerose varianti del suo cognome vi sono Baillov, Ballion, Baillon, Baglioni. Cfr. Sadie, p. 37.
  2. ^ Non vi sono tracce nell'archivio comunale di Milano. Cfr. Grigolato (2016).
  3. ^ Alcuni autori in passato riportarono erroneamente la sua nascita a Parigi. La scoperta del certificato di battesimo presso la cattedrale di Milano, parrocchia di Santa Tecla, colloca tuttavia l'evento nel capoluogo lombardo. Cfr. Hansell e Bellora (2001).
  4. ^ a b Grigolato (2016).
  5. ^ a b c Hansell e Bellora (2001).
  6. ^ Forcella, p. 12.
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