Lotus Etna

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lotus Etna
Descrizione generale
CostruttoreBandiera del Regno Unito Lotus Cars
Tipo principaleconcept car
Produzionenel 1984
Esemplari prodotti2
Altre caratteristiche
Altro
ProgettoTony Rudd
StileGiorgetto Giugiaro
Italdesign
Auto similiNissan MID4

La Lotus Etna è una concept car realizzata dalla casa automobilistica inglese Lotus Cars nel 1984[1] insieme alla italiana Italdesign.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Designata con il nome in codice Type 909, la carrozzeria si caratterizza per essere una coupé a 2 porte, dalle linee squadrate, con i fari anteriori a scomparsa.

La Etna, progettata da Giorgetto Giugiaro che sviluppò anche la Lotus Esprit, era accreditato di una velocità massima di 290 km/h[2] (180 mph)[3] e debuttò al British International Motor Show del novembre 1984. È alimentato da un motore V8 aspirato da 3946 cm³ (4,0 litri) montato in posizione centrale, con distribuzione bialbero a 32 valvole[4] e accreditato secondo le fonti di circa 320[5]-360 CV di potenza.[6] Il propulsore progettato da Tony Rudd.[7] Era abbinato ad un cambio manuale a 5 marce e copriva lo 0-97 km/h (0-60 mph) in 4,3 secondi; era stata anche prevista una trasmissione a variazione continua. Inoltre era stata preventivata anche utilizzo della trazione integrale e delle sospensioni attive a controllo elettronico.[8]

Dopo l'acquisizione da parte della GM della Lotus, il motore doveva essere montato sulla nuova Corvette,[9] idea venne accantonata.

La carrozzeria era in fibra di vetro, ma ne era prevista la realizzazione di una in honeycomb realizzata in materiale composito in fibra di carbonio e kevlar rinforzata con resina.[10]

La produzione della vettura di serie era prevista per il 1988,[11] ma non andò mai oltre lo stadio prototipale. Della vettura furono realizzati due esemplari.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Autocar & Motor, Haymarket, Pub., Limited, 1994.
  2. ^ (EN) DK, The Car Book: The Definitive Visual History, Dorling Kindersley Limited, 2 maggio 2011, ISBN 978-1-4053-9099-6.
  3. ^ (EN) The Illustrated London News, Illustrated London News & Sketch Limited, 1985.
  4. ^ (EN) Car and Driver, Hachette Magazines, Incorporated, 1987.
  5. ^ (EN) Bonnier Corporation, Popular Science, Bonnier Corporation, 1985-04.
  6. ^ https://books.google.it/books?id=y-QDAAAAMBAJ&pg=PA76&dq=Lotus+Etna&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwil5uLn6rfzAhXLSPEDHQSLBfY4ChDoAXoECAIQAw#v=onepage&q=Lotus%20Etna&f=false
  7. ^ (EN) Anthony Young, Heart of the Beast, Automobile Heritage Publishing & Co, 21 agosto 2005, ISBN 978-0-9711468-4-6.
  8. ^ (EN) The Autocar: A Journal Published in the Interests of the Mechanically Propelled Road Carriage, Iliffe, sons & Sturmey Limited, 1987.
  9. ^ (EN) Bonnier Corporation, Popular Science, Bonnier Corporation, 1986-07. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  10. ^ (EN) Hearst Magazines, Popular Mechanics, Hearst Magazines, 1985-10. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  11. ^ (EN) Reed Business Information, New Scientist, Reed Business Information, 25 ottobre 1984. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  12. ^ Lotus Etna concept, la V8 che visse due volte, su Motor1.com. URL consultato il 7 ottobre 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Automobili: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di automobili