Limacoidea

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Limacoidea
Un esemplare di Limax maximus.
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Mollusca
Classe Gastropoda
Sottoclasse Heterobranchia
Infraclasse Euthyneura
Subterclasse Tectipleura
Superordine Eupulmonata
Ordine Stylommatophora
Sottordine Helicina
Infraordine Limacoidei
Superfamiglia Limacoidea
Lamarck, 1801
Famiglie

Limacoidea Lamarck, 1801 è una superfamiglia di lumache e chiocciole terrestri dell'ordine Stylommatophora.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Gli individui appartenenti a questa superfamiglia sono di media o grande dimensione, arrivando fino a 25 cm di lunghezza, e hanno tutte un piede diviso in tre parti. Le specie dotate di conchiglia hanno un mantello piuttosto piccolo, salvo poche eccezioni, e che si trova nella parte anteriore del corpo, e anche la conchiglia stessa è di dimensioni piuttosto ridotte. Tra queste specie, quelle appartenenti alla famiglia Vitrinidae possono essere considerate un anello di congiunzione tra le tipiche chiocciole e le lumache, tanto che spesso vengono identificate come semi-chiocciole. Sempre all'interno dei Limacoidea esistono poi specie in cui la conchiglia è stata completamente assorbita dal mantello.

Un'apomorfia presente nei Limacoidea è la presenza di un cosiddetto cono stimolatore, detto anche sarcobelum, che si ritiene venga utilizzato per eccitare il partner in fase di corteggiamento e che deriverebbe dalla involuzione dello stiloforo (detto anche borsa del dardo) presente in molte specie di Stylommatophora, di cui manterrebbe la funzione relativamente alla secrezione di sostanze mucose in grado di aumentare il successo riproduttivo.[3]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Le specie della superfamiglia Limacoidea sono prevalentemente erbivore o onnivore. Le due specie del genere Boettgerilla ad esempio, si cibano sia di feci di vermi terricoli che di uova di altre lumache.[4]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Gli individui di questa superfamiglia sono originari di Europa, Nord Africa e Asia occidentale e centrale, ma molte sono oggi le specie diffuse in tutto il mondo.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La tassonomia dei gasteropodi redatta da Philippe Bouchet e Jean-Pierre Rocroi nel 2005 includeva la superfamiglia Limacoidea nell'ampio clade Limacoide.[5]

Nella revisione del 2017 di tale tassonomia[6], fatta propria dal World Register of Marine Species (2020)[2], la superfamiglia Limacoidea comprende le seguenti famiglie:

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Il seguente cladogramma mostra le relazioni filogenetiche tra questa superfamiglia e le altre superfamiglie del clade Limacoide:[7][8]


 clade Limacoide 
 Trochomorphoidea 

Staffordiidae

Dyakiidae

Chronidae

Euconulidae

Trochomorphidae

 Gastrodontoidea 

Pristilomatidae

Gastrodontidae

Oxychilidae

 Parmacelloidea 

Trigonochlamydidae

Parmacellidae

Milacidae

 Zonitoidea 

Zonitidae

 Helicarionoidea 

Helicarionidae

Ariophantidae

Urocyclidae

 Limacoidea 

Vitrinidae

Boettgerillidae

Limacidae

Agriolimacidae

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Jean-Baptiste Lamarck e Pierre Antoine de Monet, Systême des animaux sans vertèbres, ou, Tableau général des classes, des ordres et des genres de ces animaux : présentant leurs caractères essentiels et leur distribution, d'après la considération de leurs rapports naturels et de leur organisation, et suivant l'arrangement établi dans les galeries du Muséum d'hist. naturelle, parmi leurs dépouilles conservées : précédé du discours d'ouverture du cours de zoologie, donné dans le Muséum national d'histoire naturelle l'an 8 de la République, 1801. URL consultato il 2 maggio 2020.
  2. ^ a b (EN) MolluscaBase eds. 2020, Limacoidea Lamarck, 1801, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 26/10/2020.
  3. ^ Bernhard Hausdorf, Phylogeny of the Limacoidea sensu lato (Gastropoda: Stylommatophora) (PDF), in Journal of Molluscan Studies, vol. 64, 1998, pp. 35-66, ISSN 0260-1230 (WC · ACNP). URL consultato il 3 maggio 2020.
  4. ^ A. Gunn, The ecology of the introduced slug Boettgerilla pallens (Simroth) in North Wales, in Journal of Molluscan Studies, vol. 58, n. 4, 1992, pp. 449-453, DOI:10.1093/mollus/58.4.449. URL consultato il 3 maggio 2020.
  5. ^ P. Bouchet, J.-P. Rocroi, J. Frýda, B. Hausdorf, W. Ponder, Á. Valdés e A. Warén, Classification and nomenclator of gastropod families, in Malacologia: International Journal of Malacology, vol. 47, n. 1-2, ConchBooks, 2005, pp. 1-397, ISBN 3925919724, ISSN 0076-2997 (WC · ACNP). URL consultato il 20 aprile 2020.
  6. ^ P. Bouchet, J.-P. Rocroi, A. Kaim, B. Hausdorf, Y. Kano, A. Nützel, P. Parkhaev, M. Schrödl e E. E. Strong, Revised Classification, Nomenclator and Typification of Gastropod and Monoplacophoran Families, in Malacologia: International Journal of Malacology, vol. 61, n. 1-2, ConchBooks, 2017, pp. 1-526. URL consultato il 20 aprile 2020.
  7. ^ (EN) B. Hausdorf, Biogeography of the Limacoidea sensu lato (Gastropoda: Stylommatophora): Vicariance Events and Long-Distance Dispersal, in Journal of Biogeography, vol. 27, n. 2, Marzo 2000, pp. 379-390, DOI:10.1046/j.1365-2699.2000.00403.x. URL consultato il 3 maggio 2020.
  8. ^ (EN) Bouchet F., Rocroi J.-P., Hausdorf B., Kaim A., Kano Y., Nützel A., Parkhaev P., Schrödl M. and Strong E.E., Revised Classification, Nomenclator and Typification of Gastropod and Monoplacophoran Families, in Malacologia, 61(1-2), 2017, pp. 1-526, DOI:10.4002/040.061.0201.

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