Lavagnina
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Lavagnina | |
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Sinonimi | Taggiasca piccola, olivo di Lavagna, rapuina, giuggiolina |
Regione | Liguria |
Caratteri botanici e agronomici | |
Attitudine | olio e mensa |
Portamento | pendulo |
Foglia | allungata, regolare, verde scuro, lucente nella metà superiore e grigio-verdastro nella metà inferiore |
Caratteristiche dei frutti | |
Peso medio | 2.9 grammi |
Forma | leggermente ingrossata alla base, coll'angolo basale molto acuto, diametro massimo tra centro e apice, base rastremata |
Colore a maturazione | nero violaceo |
Epicarpo | pruinoso con lenticelle piccole e rade |
Endocarpo | medio-grande, molto acuminato all'apice ed allargato alla base, con rigature irregolari poco profonde |
Resistenza | |
Alla mosca | medio alta |
All'occhio di pavone | medio alta |
Alla rogna | medio alta |
La Lavagnina è una cultivar di olivo diffusa lungo il golfo del Tigullio e il Golfo Paradiso, in Liguria. Trae nome dal comune di Lavagna. Ritenuta da molti un clone della famosa Taggiasca, è più probabile che ne costituisca un ecotipo.
In generale[modifica | modifica wikitesto]
Gli alberi, di vigoria media, possono raggiungere un grande sviluppo se godono di condizioni favorevoli (anche 15-16 metri di altezza); la chioma è ramificata ed il portamento pendulo.
L'infiorescenza lunga e rada; germoglia precocemente. La polpa si presenta poco compatta ma molto oleosa. Invaiatura precoce lenta e scalare, maturazione scalare ed inolizione tardiva. Non tollera suoli pesanti.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Viene utilizzata per la produzione di olio.