Landhaus (Innsbruck)

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Palazzo della Dieta regionale
Landhaus
Localizzazione
StatoBandiera dell'Austria Austria
LandTirolo
LocalitàInnsbruck
Indirizzo43, Maria-Theresiens-Straße
Coordinate47°15′52.56″N 11°23′42″E / 47.2646°N 11.395°E47.2646; 11.395
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1725-28
Stilebarocco
Realizzazione
ArchitettoGeorg Anton Gumpp

Il Landhaus, o Altes Landhaus (Antico Landhaus, per contraddistinguerlo dal Nuovo Landhaus eretto nel 1939), è l'antico palazzo della Dieta regionale della città austriaca di Innsbruck, capoluogo del Tirolo. Sorge sulla Maria-Theresiens-Straße, la via principale del centro cittadino, e rappresenta un notevole esempio dell'architettura tardobarocca in Austria.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La "Sala della Dieta regionale" con gli affreschi di Cosmas Damian Asam

Il palazzo, uno dei più grandiosi della città, venne costruito tra il 1725 e il 1728 dall'architetto Georg Anton Gumpp[1]. Si erge su tre piani e presenta una monumentale facciata a timpano e paraste, riproposta nella corte d'onore, ornata di stucchi allegorici eseguiti nel 1728 da Francesco Serena[2]. Particolarmente degni di nota sono gli interni, a cui si accedono per lo Scalone d'onore, dove nelle nicchie sono vasi, busti e statue di divinità antiche opere di Nikolaus Moll, i soffitti sono decorati con stucchi. Al primo piano è la Landtagssaal, la "Sala della Dieta regionale", a forma di galleria italiana traversante tutto l'edificio. Le pareti e il soffitto recano importanti affreschi che raffigurano scene del Vecchio Testamento con riferimento al paesaggio tirolese, vennero eseguiti verso il 1734 dal maestro Cosmas Damian Asam. I sontuosi stucchi le statue di personaggi illustri, fra cui l'imperatore Leopoldo I e l'arciduca Leopoldo V d'Austria, sono di Moll. Splendide le porte intagliate.

Nella Corte d'onore, si affaccia la cappella, dedicata a San Giorgio, antico patrono del Tirolo. Venne eretta insieme al palazzo dallo stesso Gumpp, e decorata con begli stucchi bianchi su fondi dai colori pastello di rosa e giallo di Moll.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito ufficiale di Innsbruck, su innsbruck.info. URL consultato il 22 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2014).
  2. ^ "Austria", Guida TCI, 1996.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Paul Naredi-Rainer, Lukas Madersbacher, Kunst in Tirol. Band 2: Vom Barock bis in die Gegenwart. Kunstgeschichtliche Studien, Ed. Tyrolia, Innsbruck 2007, ISBN 978-3-7022-2775-3 / Ed. Athesia, Bolzano 2007, ISBN 978-88-8266-332-2, S. 33.
  • (DE) Helmuth Öhler, Ingenuin Lechleitner (1676-1731). Hofbildhauer in Innsbruck, Ed. Leben und Werk, Innsbruck 2008.
  • (DE) Heinz Wieser, Helmuth Öhler, Renate Fischler, Das Tiroler Landhaus. Der bedeutendste profane Barockbau der Landeshauptstadt Innsbruck, Innsbruck 2009.
  • (DE) Karl Böhm, Die Landhauskapelle zum Heiligen Georg in Innsbruck, Ed. Tyrolia, Innsbruck.

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