La carovana del peccato

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La carovana del peccato
Paese di produzioneItalia
Anno1953
Durata96 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico, sentimentale
RegiaPino Mercanti
SoggettoNatale Di Cristina, Giorgio Prosperi, Giuseppe Zucca
SceneggiaturaGiuseppe Zucca
ProduttoreFortunato Misiano
Casa di produzioneRomana Film
Distribuzione in italianoSiden Film
FotografiaGiuseppe La Torre
MusicheEzio Carabella
ScenografiaAlfredo Montori
Interpreti e personaggi

La carovana del peccato è un film del 1953 diretto da Pino Mercanti.

Tra i protagonisti si fa notare il giovane Domenico Modugno.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un uomo sta per essere trasferito al penitenziario in seguito a una condanna, ma riesce a scappare e si rifugia in una locanda. Qui fa la conoscenza con donna Angela e la sua carovana di mietitori, presentandosi come Marco. Donna Angela, sensuale e volitiva, si sente attratta da lui e, per vincere la sua indifferenza, gli propone di amministrare la carovana al posto di Vanni, fidanzato con Nina, la figlia del proprietario della locanda. Una sera Marco, visibilmente ubriaco, tenta un approccio con Nina ma viene respinto. Angela intanto viene a conoscenza della sua vera identità: si tratta del dottor Vittorio Roberti, condannato per aver operato un uomo sotto l'effetto dell'alcool e averne provocato la morte. Mossa dalla gelosia, va a denunciarlo ai carabinieri ma poi si pente e cerca di scagionarlo. Durante uno scontro con dei fuorilegge, Vanni viene gravemente ferito e il medico non esita a prestargli aiuto, salvandolo; ma il suo gesto richiama l'attenzione dei carabinieri e il medico non può che riconsegnarsi alla giustizia.[1]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu prodotto da Fortunato Misiano, specialista in melodrammi popolari, detti anche ''film strappalacrime: la sua casa di produzione Romana Film puntava quasi esclusivamente al pubblico delle seconde o terze visioni, ottenendo incassi enormi soprattutto se paragonati alle spese di produzione. Intervistato da Oriana Fallaci, descriveva sornione il proprio metodo: «L'importante è dare alla storia una conclusione morale. I due buoni io li faccio sempre sposa'. Il cattivo lo faccio morire se non finisce in galera. Ergastolano, s'intende...»[2].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 15 febbraio del 1953.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pino Farinotti (a cura di), Dizionario dei film, Rusconi Editore, Milano, 1980, Vol. 1, p.303
  2. ^ Emiliano Morreale, Così piangevano. Il cinema mélo nell'Italia degli anni cinquanta. Donzelli Editore, Roma, 2011, p. 114. ISBN 9788860365828.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]