L'ultima battaglia (Troisi)

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L'ultima battaglia
AutoreLicia Troisi
1ª ed. originale2012
Genereromanzo
Sottogenerefantasy
Lingua originaleitaliano
SerieLa ragazza drago
Preceduto daI gemelli di Kuma

L'ultima battaglia è un romanzo fantasy di Licia Troisi. Pubblicato nel 2012, è il quinto ed ultimo libro della saga de La ragazza drago.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La storia riprende dal punto in cui si era interrotta nel quarto libro, da quando Nidhoggr usa il frutto di Thuban per spezzare definitivamente il sigillo magico che lo imprigionava sottoterra.

Il frutto gli viene consegnato da Ofnir, un umano che all'epoca di Draconia era un alleato delle viverne e che tradì Lung, perché risentito nei suoi confronti, a causa di un'immotivata gelosia possessiva. Per premiare il fedele servo, Nidhoggr gli squarcia il ventre con un artiglio e gli infonde il suo sangue. In tal modo, Ofnir, pur essendo un umano, potrà condividere parte dell'essenza della Grande Viverna ed utilizzare qualunque potere in correlazione con i serpenti. Ora Nidhoggr è finalmente libero e dal Lago di Albano s'invola per dare inizio al suo regno di terrore.

Sofia, nel frattempo, animata da uno strano spirito di preveggenza, si risveglia dopo una notte insonne e scopre che non solo il cielo si è completamente oscurato, ma anche che il professore ed il maggiordomo Thomas sono stati assoggettati. Infatti i loro occhi sono rossi e i loro corpi sono ricoperti da una spessa armatura metallica da cui appaiono lame letali, segno che la loro coscienza è stata soggiogata da Nidhoggr. Sofia e Lidja (anche lei rimasta alla villa) riescono ad evitare l'attacco dei due, legandoli e confinandoli nella stanza della Gemma. Qui il professore riesce a riprendere il controllo di sé, a patto che non si allontani. Per Thomas, invece, non c'è nulla da fare; viene quindi addormentato con un sonnifero.

Giungono nel frattempo Fabio, Karl (entrambi usciti dalla villa per cercare l'ultimo frutto), Chloe, Ewan e la loro madre Gillian. Essi raccontano che il mondo intero è in balìa di oscure forze naturali: il sole è sparito; nubifragi e terremoti sconvolgono la Terra; tutti gli esseri umani, eccezion fatta per Gillian - in quanto madre dei Draconiani - sono stati assoggettati. La verità è ormai evidente a tutti: Nidhoggr è tornato. La notizia viene confermata da Nidafjoll che, a causa del suo recente tradimento nei confronti del suo signore, chiede ai Draconiani di ospitarla nella villa protetta dalla Gemma, dopo essere scampata da un attacco di Ofnir. Nida spiega inoltre ai Draconiani come Nidhoggr abbia potuto liberarsi usando il frutto di Thuban, rompendolo in tre pezzi sopra il sigillo, e di come Sofia non possa percepire dove siano finiti i frammenti, perché intrisi del sangue della Grande Viverna che blocca le sue visioni.

Dopo che Fabio si è sottoposto ad una pericolosa iniezione per ricevere parte del sangue di Nida, i ragazzi riescono a scoprire dove si trovano i tre frammenti e decidono di dividersi per cercarli: Sofia e Fabio si recheranno a Matera; Lidja ed Ewan andranno a Palermo; Karl e Chloe si recheranno a Napoli. Per non essere percepito dagli Assoggettati, inoltre, ciascun Draconiano potrà trasformarsi solo in riva al mare (in modo da volare lontano dalla terraferma, così che gli Assoggettati non possano raggiungerli) e porterà con sé un ciondolo contenente il sangue di Nida (che è parte della stessa Grande Viverna) per schermare i propri poteri. Il viaggio è periglioso e ciascun gruppo incontra delle difficoltà, anche a causa delle calamità naturali che sconvolgono ogni meta; ma alla fine tutti recuperano un frammento del frutto.

A Palermo, in particolare, Ewan si dichiara a Lidja, poco prima di venir attaccato dagli Assoggettati (per percepire il frutto il ragazzo è stato costretto a togliersi il ciondolo) e perdere ogni contatto con il suo drago a causa di una grave ferita all'Occhio della Mente. Quando ciò accade, Chloe - già tornata a Roma con Karl, anch'egli ferito gravemente al neo sulla fronte e privato del suo drago - perde ogni contatto con Kuma. Sofia e Fabio, nel frattempo, hanno trovato per caso la vecchia casa dei genitori di Sofia, dove si è rifugiata anche Beatrice (che, in quanto madre di una Draconiana, non è caduta vittima dell'assoggettamento). Sofia, ancora ferita dal rifiuto materno, respinge più volte le offerte di pace di Beatrice, la quale vorrebbe aiutarli, perché pentita di aver allontanato Sofia ad Edimburgo. Nel disperato tentativo di farsi perdonare, Beatrice recupera l'ultimo frammento del frutto, morendo nell'impresa e riuscendo a riconciliarsi all'ultimo momento con la figlia. L'esperienza vissuta, tuttavia, riavvicina Sofia e Fabio, i quali ora sentono di comprendersi più di prima e si rimettono insieme dopo un bacio.

Quando tutti i Draconiani sono finalmente tornati a Castel Gandolfo nella Villa del professore, scoprono che l'unico modo per riunire i frammenti del frutto è incollarli con la linfa della Gemma, che protegge la casa. Il gesto però induce a sacrificare la barriera protettiva che impedisce alle centinaia di Assoggettati, accalcati al suo esterno, di attaccarli. Il sacrificio tuttavia è necessario, ma è reso ancora più alto dal fatto che non solo Sofia è costretta a lasciare il professore (i Draconiani e Gillian fuggiranno con il sottomarino nelle profondità del lago dove un tempo sorgeva Draconia), ma anche perché anche Lidja e Fabio vengono feriti gravemente all'Occhio della Mente e perdono ogni contatto con i loro draghi. Ogni speranza sembra svanita: quattro draghi paiono morti, e i Draconiani sono soli in mezzo ad una città distrutta.

Inaspettatamente, Sofia, l'unica ancora in possesso dei propri poteri, riesce a raggiungere Draconia - ormai fluttuante ed invisibile nel cielo - portando con sé i frutti dell'Albero del Mondo. Qui incontra il proprio avo che per primo accettò di ospitare in sé Thuban, Lung, che, dopo aver ridato vita all'Albero del Mondo (liberando così tutti gli esseri umani dall'assoggettamento ed aver fatto risorgere il sole sulla Terra), la informa che i draghi non potranno più tornare sulla Terra e che spetterà agli esseri umani Draconiani l'arduo compito di sconfiggere Nidhoggr per sempre. A tal fine, le consegna sei sfere, dicendole che serviranno a lei ed ai suoi amici per la battaglia finale. Sofia ritorna così magicamente al centro del lago, ma al posto dei frutti ora ha con sé le sfere; i suoi amici provano inutilmente ad attivarle. Sofia invece riesce subito ad evocare i poteri della sua sfera, che si trasforma in una spada verde.

Convinta di essere la sola Draconiana rimasta e di non poter chiedere ai suoi amici di combattere senza poteri, Sofia si reca da sola a Villa Mondragone per sconfiggere Nidhoggr. Fabio e gli altri Draconiani, però, la raggiungono per aiutarla. Finalmente, animati da un nuovo coraggio, tutti riescono ad attivare le loro sfere (che si trasformano in splendide armi) ed a richiamare lo spirito dei rispettivi draghi che, seppur separati dal corpo dei ragazzi, iniziano a combattere al loro fianco. Durante la lotta, Nida, ormai definitivamente passata dalla parte dei Draconiani, viene uccisa da Ofnir, tramutatosi in un mostruoso serpente gigante, a sua volta ucciso da Fabio, dopo che i quattro draghi della Guardia lo hanno sfinito e ferito più volte. Thuban nel frattempo dice a Sofia che l'unico modo per sconfiggere Nidhoggr è che la ragazza li trafigga insieme con la spada, cosa che a malincuore Sofia fa. Tutto viene invaso dalla luce e ogni cosa scompare. Sofia si risveglia magicamente in un letto d'ospedale. Al suo capezzale trova il professore, che le racconta di uno strano incidente d'auto in cui ella sarebbe stata coinvolta. Il professore e l'intera umanità nulla ricordano dell'accaduto.

Anche Sofia, sulle prime, teme sia stato tutto un sogno, ma poi due episodi le fanno capire che non è così: il ritrovamento della propria sfera e l'arrivo a Castel Gandolfo di Fabio, venuto a cercarla dal luogo in cui si era risvegliato e memore come lei di ogni cosa. Poco a poco, tutti i Draconiani - gli unici a ricordare la battaglia tra Draghi e Viverne - si riuniscono: Lidja si trova con il suo circo a Roma e si reca spesso a trovare Sofia ed il professore; Ewan e Chloe, svegliatisi ancora ad Edimburgo, convincono la madre a trasferirsi in Italia; Karl, ritrovatosi in un orfanotrofio a Monaco, viene adottato dal professore e va a vivere con Fabio e Sofia a Castel Gandolfo. Pur non ricordando nulla, il professore avverte di essere molto legato a tutti gli ex Draconiani ed è felice di averli vicini. Lidja ed Ewan frattanto sono ufficialmente diventati una coppia, così come Fabio e Sofia, mentre tra Karl e Chloe comincia a nascere un tenero innamoramento. Tutti hanno ritrovato le proprie sfere magiche al loro risveglio. Il libro si conclude con i sei ragazzi che gettano le sfere nel Lago di Albano, dove le ex armi magiche vengono risucchiate sul fondale, nella bolla trasparente dove un tempo sorgeva la fu città di Draconia.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Draconiani[modifica | modifica wikitesto]

  • Sofia Schlafen:
    ragazzina di 15 anni, spesso insicura, ma anche generosa e capace nei momenti difficili di mostrare un coraggio inaspettato e di non perdere mai la speranza. Viene adottata dal professor Schlafen che per lei è a tutti gli effetti come un padre. Ha i capelli ricci e rossi, due grandi occhi verdi e svariate lentiggini attorno al naso. È la protagonista della storia. Dentro di lei risiede lo spirito di Thuban, il drago con il potere della vita. Può infatti far crescere liane e piante che usa per immobilizzare gli avversari, o per attaccare, ed è in grado di produrre la clorofilla dell'Albero del Mondo (letale per le viverne, ma benefica per i draghi). S'innamora a prima vista di Fabio con cui alla fine si metterà insieme e ha per migliore amica Lidja. Ha per arma una spada verde ed è il capo dei Draconiani.
  • Lidja:
    ragazza di 15 anni e fin dall'inizio è descritta come molto carina, atletica, con lunghi capelli corvini ed occhi scuri. È orfana e fa la trapezista nel circo natio sino al suo trasferimento a casa del professore. Dentro di lei risiede lo spirito di Rastaban, il migliore amico di Thuban. Lidja ha il potere della telepatia e della telecinesi: può collegarsi al pensiero altrui, erigere barriere protettive e scagliare oggetti contro i nemici. È la migliore amica di Sofia, mentre a causa del suo carattere leale all'inizio fatica a capire l'incostanza di Fabio. Si prende una cotta per Ewan, per nulla scoraggiata dal successo di quest'ultimo con le ragazze, riuscendo alla fine a mettersi con lui. La sua arma è una frusta rosa magenta ed è la Draconiana più intraprendente e convinta nella causa.
  • Fabio Szilard:
    ragazzo di 16 anni, alto, magro, con voluminosi ricci scuri ed occhi neri. In lui alberga Eltanin, il drago che doma il fuoco e che in passato per un po' combatté con Nidhoggr, tradendo i suoi amici prima di pentirsi. Ha un carattere forte e solitario, tanto che spesso preferisce agire da solo, o usare mezzi che normalmente gli altri Draconiani non considerano etici. La sua indole tormentata è dovuta al suo difficile passato ed al suo trascorso di traditore. I suoi poteri sono quelli più sviluppati e pericolosi. Dopo aver ucciso Ratatoskr per vendetta, capisce di voler cambiare per essere una persona migliore. È innamorato, ricambiato, di Sofia, ma decide di lasciarla dopo averla baciata più volte, per non dover soffrire nel vederla rischiare la vita durante la battaglia contro le viverne. Alla fine però capisce di non poter rinunciare a lei e spesso accorrerà in suo aiuto e la supporterà sino a che non si metteranno insieme. La sua arma è una lancia dorata, striata di nero in memoria del tradimento suo e di Eltanin, e del gruppo è il Draconiano più tormentato a causa dei suoi errori passati, ma anche quello più forte e letale perché ben comprende la psicologia dei nemici visto che in passato è stato uno di loro.
  • Karl Lehmann:
    ragazzo di 15 anni in cui alberga lo spirito di Aldibah, il drago che comanda il ghiaccio. Paffuto, biondo, con occhi azzurri e grandi occhiali, Karl è lo stereotipo del ragazzino tedesco e infatti viveva a Monaco di Baviera con la madre adottiva, la Custode Effi, prima della di lei morte. Karl è un nerd indefesso, amante delle ricerche, dello studio, dei fumetti e dei videogiochi, ma è anche capace di estrema lucidità di analisi e di combattimento quando usa i suoi poteri di Draconiano contro i nemici. Ha una buona empatia con il professore con cui spesso collabora nella creazione di oggetti tecno-magici. A lui inoltre si affidano i compagni per ogni genere di ricerca e di soluzione pratica. Alla fine tra lui e Chloe nasce un timido feeling. La sua arma è un arco azzurro con una faretra le cui frecce sono inesauribili ed è il Draconiano più maturo e scientifico del gruppo.
  • Ewan Mac Allister:
    ragazzo di 16 anni, gemello di Chloe. Viveva ad Edimburgo con la madre e la sorella nei confronti della quale è molto protettivo. Capelli rossi che toccano le spalle, alto, sportivo e carismatico, Ewan è un ragazzo coraggioso e che sa di piacere molto alle ragazze (e infatti sembra divertirsi a corteggiare). Ama suonare la chitarra, canta molto bene ed è appassionato di navi ed aerei di cui s'intende. In passato ha pure fatto parte degli scout, il che l'ha reso anche responsabile ed indipendente. Ospita insieme alla sorella lo spirito di Kuma, il drago viola che controlla gli agenti atmosferici. S'innamora, ricambiato, di Lidja, colpito dal suo coraggio e dalla sua bellezza. La sua arma è un'ascia viola che, se unita a quella della sorella, diventa bipenne ed è il Draconiano più carismatico e sportivo del gruppo.
  • Chloe Mac Allister:
    ragazza di 16 anni, sorella gemella di Ewan. Viveva ad Edimburgo con la madre ed il fratello da quale spesso cerca protezione. Capelli rossi corti, occhi azzurri e molto carina, viene descritta come più timida ed insicura rispetto al fratello, anche se all'occorrenza può rivelarsi altrettanto capace. Ama cucinare e stare con la madre. Ospita insieme ad Ewan lo spirito di Kuma, il drago viola che controlla gli agenti atmosferici. Alla fine comincerà a provare una simpatia, ricambiata, per Karl. La sua arma è un'ascia viola che, se unita a quella del fratello, diventa bipenne ed è la Draconiana più dolce e sensibile.

Custodi[modifica | modifica wikitesto]

  • Professore Schlafen:
    È un eccentrico professore di antropologia di origini tedesche, padre adottivo di Sofia. Si veste sempre come un uomo dell'Ottocento ed abita in un'isolata e suggestiva villa vicino al Lago d'Albano. In verità è la reincarnazione di un'antica casta di sacerdoti di Draconia, i Custodi. Ama Sofia come una figlia, ma in generale è un buon mentore per tutti i Draconiani. Collabora spesso con Karl nelle ricerche e nelle invenzioni tecno-magiche. È l'ultimo Custode ancora vivo sulla Terra. Alla fine, oltre a tenere con sé l'amata Sofia, adotterà pure Karl e Fabio.

Draghi[modifica | modifica wikitesto]

  • Thuban:
    capo dei Draghi Guardiani, è un drago di colore verde smeraldo con il potere della vita che gli permette di controllare le piante e la clorofilla dell'Albero del Mondo. Era fratello minore di Nidhoggr, ma, quando Thuban venne preferito a quest'ultimo come Guardiano dell'Albero del Mondo, Nidhoggr impazzì di gelosia. Thuban fu costretto a mutilarlo con un incantesimo dopo che Nidhoggr uccise l'Anziano che per Thuban era simile ad un padre. Thuban non si perdonò mai quel gesto, seppur motivato da un giusto dolore, anche perché, a causa di ciò, Nidhoggr si alleò con le viverne e scatenò la guerra che portò alla distruzione dell'Albero del Mondo. Thuban fu l'ultimo a cadere in battaglia dopo aver imprigionato Nidhoggr. Prima di morire infuse il suo spirito in Lung, un avo di Sofia. Sofia condivide con lui pensieri e ricordi.
  • Rastaban:
    il più fedele e leale dei Draghi Guardiani e miglior amico di Thuban. Controlla il potere della telecinesi e della telepatia. È di colore rosso magenta. All'epoca della guerra tra draghi e viverne era considerato un punto fermo nella resistenza dei draghi, il che fa pensare che fosse il combattente più disciplinato e sicuramente più convinto della causa. Fu il primo a morire, ucciso da Nidhoggr sotto gli occhi di Thuban.
  • Eltanin:
    drago giallo-dorato con il potere del fuoco che non può bruciargli la carne. Era il drago più giovane, impulsivo ed ambizioso dei cinque. Consapevolmente tradì i suoi compagni quando Nidhoggr gli promise più potere se si fosse votato alla causa delle viverne e gli consegnò parte della linfa dell'Albero del Mondo per riuscire a penetrare le difese dell'arbusto e divorarne le radici. Si pentì tuttavia grazie ad Idhunn, la Custode umana che per lui era come una sorella, e riscattò il proprio errore nascondendo il frutto che gli apparteneva e ribellandosi alle viverne.
  • Aldibah:
    drago azzurro domatore del ghiaccio, considerato il più razionale e riflessivo dei draghi Guardiani. Quando i Neutrali, gli umani che non volevano stare né dalla parte delle viverne né dalla parte dei draghi, nascosero la Padrona dei Tempi, fu lui a ritrovare la magica clessidra. Cercò di evitare la guerra tra draghi e viverne viaggiando a ritroso nel tempo, fallendo però nell'impresa. Comprendendo la pericolosità della clessidra, Aldibah ordinò che fosse distrutta, ignaro che i Custodi preferirono nasconderla e conservarla per il futuro.
  • Kuma:
    grosso drago viola che comanda gli agenti atmosferici in tutte le loro forme: uragani, fulmini, tornadi, neve e tempeste. Era il più forte di tutti, ma, quando perì in battaglia, il suo corpo non fu mai trovato. Si scoprì in seguito che venne ucciso da Ofnir, un Sacerdote-guerriero fedele a Nidhoggr, il quale lo fece letteralmente a pezzi. Fu Kuma ad avere l'idea di nascondere i frutti dell'Albero del Mondo prima che le viverne se ne impossessassero, a cominciare dal proprio frutto che ingoiò per custodirlo nel suo stomaco.

Antagonisti[modifica | modifica wikitesto]

  • Nidafjoll: anche detta "Nida", è una delle promanazioni terrene di Nidhoggr. Anche se appare come una bella ragazza ventenne con un caschetto biondo, è in realtà una viverna nera in grado di scatenare fiamme fredde come ghiaccio. Rimasta sola dopo la morte di Ratatoskr, capisce di essere diventata inutile per il suo padrone, in quanto questi può servirsi di terribili e letali creature di ferro avulse dal dolore ed immuni ai poteri dei frutti dell'Albero del Mondo. Stringe perciò un patto con i Draconiani in modo da fuggire indenne da Nidhoggr, ma alla fine passerà definitivamente dalla loro parte. Morirà uccisa da Ofnir, divenuta troppo umana per combattere con la stessa ferocia.
  • Ratatoskr: altra promanazione terrena di Nidhoggr. Ha l'aspetto di un bel ragazzo ventenne, ben vestito e dai modi affettati. In realtà è anche lui una viverna nera. È stato ucciso da Fabio nel terzo libro, ma, nonostante sia parte di Nidhoggr, quest'ultimo non prova dolore per la sua morte. Ratatoskr ha anche ucciso il padre di Sofia.
  • Nidhoggr: è il nemico supremo, la Grande Viverna simbolo del male e dell'odio, imprigionata da Thuban sottoterra dopo la battaglia finale tra draghi e viverne. In origine era un drago verde scuro, fratello di Thuban, prima che questi lo mutilasse con un incantesimo devastante. Nidhoggr infatti aveva ucciso l'Anziano, l'ex Drago Guardiano che per Thuban era come un padre, quando questi scelse Thuban come successore. Mutilato, ma non morto, Nidhoggr sollevò le viverne contro i draghi e distrusse l'Albero del Mondo, dopo averne divorato le radici. All'inizio non può manifestarsi sulla terra, per questo si serve prima delle sue promanazioni terrene, Nidafjoll e Ratatoskr, e poi di creature di ferro a cui dà vita con la magia. In seguito risorgerà nel suo vero aspetto di viverna. Viene infine ucciso da Sofia insieme a Thuban, mentre quest'ultimo abbraccia il fratello in segno di perdono.
  • Ofnir: sacerdote guerriero umano al servizio di Nidhoggr. Ai tempi di Draconia era molto legato a Lung, ma, a causa di una malsana gelosia possessiva, si alleò con le viverne quando credette che Lung gli avesse preferito Thuban nel momento in cui Lung accettò di diventare lo scudiero del drago. Uccise Kuma, smembrandone il corpo, e dopo la sua morte, si reincarnò per molte generazioni per servire di nuovo Nidhoggr. In segno di gratitudine, Nidhoggr gli donerà il suo sangue, permettendo così ad Ofnir non solo di comandare gli Assoggettati e di evocare potenti magie che hanno a che fare con i serpenti, ma di diventare lui stesso una viverna. Sfiderà più volte Fabio, desideroso di misurarsi con il più forte dei Draconiani, ed ucciderà Nida. Verrà a sua volta ucciso da Fabio e dai quattro draghi Guardiani mentre Thuban è impegnato contro Nidhoggr.

Personaggi presenti in questo libro[modifica | modifica wikitesto]

  • Gillian Mac Allister:
    madre di Chloe ed Ewan. Ha capelli tinti di rosso, l'aspetto di una giovane donna un po' hippy (ha avuto Ewan e Chloe in giovanissima età) e un'indole protettiva ma battagliera. Ama profondamente i suoi figli, tanto che, seppure sola, giovane e spaventata dai loro poteri, restò con loro, amandoli nonostante tutto. Vive in una casa adibita a B&B in Scozia prima di trasferirsi in Italia ed in passato per far fronte alla povertà si cimentò in diversi lavori. È stando con lei che Sofia matura il desiderio di conoscere sua madre. Poiché è madre di due Draconiani non può essere assoggettata, anche se alla fine del libro, come tutta l'umanità, dimenticherà la battaglia tra draghi e viverne. Ewan e Chloe in ogni caso la convinceranno a trasferirsi in Italia in modo da potersi riunire ai loro amici.
  • Beatrice Guarieri:
    molto somigliante, ma più bella ed aggraziata e perennemente succube della paura, è la madre di Sofia. Abbandonò Sofia e il suo compagno dopo che scoprì della missione dei Draconiani. Morto il padre di Sofia, infatti, fu lei a portarla in orfanotrofio. Sofia la ritrova ad Edimburgo, dove Beatrice si è rifatta una vita, lavorando in una libreria e creandosi una nuova famiglia con un marito ed un'altra bambina. Sofia prova a riavvicinarla, ma Beatrice finge di non conoscerla e la mette alla porta, spezzandole definitivamente il cuore. Essendo genitrice di una Draconiana non può essere assoggettata e, quando Nidhoggr ritorna, si rifugia a Matera, nella vecchia casa del padre di Sofia, dove ritrova sua figlia. Pentita della sua codardia e di averla allontanata per ben due volte, cercherà il suo perdono recuperando il frammento del frutto di Thuban, morendo nell'impresa. In un breve attimo però lei e Sofia si riconciliano.
  • Lung:
    avo di Sofia che per primo accettò di ospitare Thuban dentro di sé. Era un giovane guerriero umano, amico del grande drago verde, tanto che dopo la sua morte il suo spirito vagò nell'ex città volante di Draconia, in attesa di consegnare ai Draconiani delle magiche armi per la battaglia finale.
  • Thomas:
    maggiordomo tedesco al servizio di Schlafen. Come il professore, sembra uscito da un'altra epoca. È pelato e con lunghi baffi grigi da tricheco. Conosce e sa della missione dei Draconiani e si rende utile come può. Viene assoggettato nella battaglia finale a causa di un incantesimo di Nidhoggr. Quando tutto finisce, come tutti gli esseri umani, non ricorda nulla della battaglia tra draghi e viverne.
  • Andrea:
    padre di Sofia e discendente di Lung. Morto quando lei aveva solo un anno, Sofia lo vede solo in foto dove si scopre molto somigliante a lui. Si innamorò da giovane di Beatrice e viene descritto come un bel ragazzo molto ambito dalle ragazze e dai modi spavaldi. A differenza di Beatrice, sarebbe rimasto con Sofia sino alla fine, specialmente dopo che incontrò Schlafen che gli spiegò dell'eredità di Thuban, se Ratatoskr non l'avesse ucciso.
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