L'oiseau bleu (opera)

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L'uccellino azzurro
Albert Wolff e Boris Anisfeld a una prova per L'oiseau bleu al Metropolitan Opera nel 1919
Titolo originaleL'oiseau bleu
Lingua originalefrancese
GenereOpera
MusicaAlbert Wolff
LibrettoMaurice Maeterlinck
Fonti letterarieBasata sulla commedia omonima del 1908
Attiquattro atti e otto quadri
Epoca di composizione1919
Prima rappr.27 dicembre 1919
TeatroMetropolitan Opera House
Personaggi
  • Tyltyl, mezzosoprano
  • Mytyl, soprano
  • Madre Tyl, soprano
  • Padre Tyl, baritono
  • Nonna Tyl, mezzosoprano
  • Nonno Tyl, basso
  • Amore materno, soprano
  • Gioia della comprensione, soprano
  • Luce, mezzosoprano
  • Padre Tempo, basso
  • Pane, baritono
  • Latte, sorpano
  • La piccola ragazza, soprano
  • Due piccoli amanti, mezzosoprano, contralto
  • Gioia di essere giusti -
  • Gioia di vedere ciò che è bello, mezzosoprano
  • La fata, contralto
  • Notte, mezzosoprano
  • Il gatto, soprano
  • Il cane -
  • Mme Berlingot, contralto
  • Felicità, soprano
  • Il bambino -
  • Zucchero, tenore
  • Fuoco, tenore
  • Un altro bambino -
  • Primo bambino -
  • Secondo bambino -
  • Terzo bambino -
  • Quarto bambino, soprano
  • Quinto bambino -
Andando alle prove de L'oiseau bleu nel 1919

L'oiseau bleu (L'uccellino azzurro) è un'opera in quattro atti e otto quadri del compositore e direttore d'orchestra francese Albert Wolff. Il libretto di Maurice Maeterlinck è basato sulla sua commedia omonima del 1908. Boris Anisfeld ha disegnato le scenografie.

Storia delle esecuzioni[modifica | modifica wikitesto]

Fu eseguita per la prima volta al Metropolitan Opera House di New York il 27 dicembre 1919.[1]

Maeterlinck, drammaturgo e Premio Nobel, era presente alla prima, che, subito dopo la prima guerra mondiale, fu un benefit per quattro enti di beneficenza: il Queen of the Belgians Fund, il Millerand Fund for French Orphans, la Three Big Sister Organizations (cattoliche, protestanti, ebraiche) e il Milk for the Children of America Fund.[2]

La prima rappresentazione belga fu il 21 aprile 1920[3] e fu ripresa al Théâtre de la Monnaie il 14 febbraio 1956, diretta dal compositore.[4]

Ruoli[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Registro vocale Cast della prima, 27 dicembre 1919
Direttore: Albert Wolff
Tyltyl mezzosoprano Raymonde Delaunois
Mytyl soprano Mary Ellis
Madre Tyl soprano Florence Easton
Padre Tyl baritono Paolo Ananian
Nonna Tyl mezzosoprano Louise Berat
Nonno Tyl basso Léon Rothier
Amore materno soprano Florence Easton
Gioia della comprensione soprano Gladys Axman
Luce mezzosoprano Flora Perini
Padre Tempo basso Leon Rothier
Pane baritone Mario Laurenti
Latte sorpano Marie Tiffany
La piccola ragazza soprano Edna Kellogg
Due piccoli amanti mezzosoprano, contralto Minnie Egener, Helena Marsh
Gioia di essere giusti - Margaret Farnham
Gioia di vedere ciò che è bello mezzosoprano Cecil Arden
La fata contralto Jeanne Gordon
Notte mezzosoprano Frances Ingram
Il gatto soprano Margaret Romaine
Il cane - Robert Cousinou
Mme Berlingot contralto Jeanne Gordon
Felicità soprano Mary Mellish
Il bambino - Ada Vosari
Zucchero tenore Octave Dua
Fuoco tenore Angelo Badà
Un altro bambino - Miss Kennedy
Primo bambino - Miss Belleri
Secondo bambino - Miss Florence
Terzo bambino - Miss Borniggia
Quarto bambino soprano Phyllis White
Quinto bambino - Miss Manetti

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Tyltyl e Mytyl sono i figli di un povero taglialegna. A Natale non c'è albero o calza di Natale per loro. Quando i genitori credono che siano al sicuro a letto, i bambini escono di soppiatto e guardano attraverso la finestra i preparativi per le vacanze nella casa di un vicino benestante dall'altra parte della strada.

Mentre sono assorbiti da questo, entra Fata Berylune. È una strega che esige dai bambini che le portino l'erba che canta e l'uccello che è azzurro affinché il suo piccolo bambino malato possa essere riportato alla salute e alla felicità. Dopo che loro hanno accettato di trovare l'uccello, la fata incorona Tyltyl con un berretto magico incastonato con un meraviglioso diamante, che ha il potere di svelare il passato e il futuro e di trasformare oggetti e animali inanimati in creature parlanti. Tutto intorno ai bambini comincia a prendere vita e voce: latte, zucchero, luce, pane, fuoco, cane e gatto.

Improvvisamente la finestra si apre e i bambini iniziano la loro ricerca. Vanno prima nella Terra della Memoria, poi nel Palazzo della Notte, nel Giardino della Felicità, nel Cimitero e poi nel Regno del Futuro, ma non riescono a catturare l'uccello blu. Tornano a casa a letto.

Quando arriva il mattino una vicina che assomiglia alla Fata entra a chiedere un uccellino azzurro affinché il suo bambino malato possa essere curato nel vederlo. Guardandosi intorno, i bambini sono stupiti di vedere che la loro tortora è diventata blu. La offrono volentieri per il bambino malato e con il dono ritorna la salute dell'invalido. Quando Tyltyl chiede la sua restituzione e il bambino mostra riluttanza a restituirlo, l'uccello blu scappa da entrambi e vola via.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Spieth-Weissenbacher, C. "Albert Wolff" in: The New Grove Dictionary of Opera, ed. S. Sadie. London & New York, Macmillan, 1997.
  2. ^ Kobbé, G. The Complete Opera Book, p. 851.
  3. ^ Loewenberg, A. Annals of Opera. London: John Calder, 1978.
  4. ^ 'Computerised Archival Retrieval in Multimedia Enhanced Networking' - The digital opera archives of La Monnaie. http://carmen.demunt.be/ Archiviato il 1º ottobre 2011 in Internet Archive. accessed 11 September 2008.

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