L'Affaire Dreyfus (film 1908)

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L'Affaire Dreyfus
Una scena del film
Paese di produzioneFrancia
Anno1908
Durata17:59
Dati tecniciB/N
Generebiografico
RegiaLucien Nonguet, Ferdinand Zecca
SceneggiaturaLouis Z. Rollini
Produttore esecutivoPathé Frères

L'Affaire Dreyfus è un cortometraggio del 1908 diretto da Lucien Nonguet e Ferdinand Zecca.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Alfred Dreyfus scrive il documento e lo mette nella sua scrivania. Il facchino Esterhazy che lavora nell'ufficio di Dreyfus, scopre il documento e lo porta al Ministro della Guerra il barone von Schwarzkoppen il quale sospetta di Dreyfus. Schwarzkoppen gli fa firmare il suo nome per poi confrontare la calligrafia sul documento per poi accusarlo di tradimento. Schwarzkoppen a questo punto chiama gli agenti dei servizi segreti, facendo così arrestare Dreyfus. La moglie che crede senza ombra di dubbio nell'innocenza del marito va a trovarlo nella sua cella. Dreyfus, portato in tribunale e processato, viene condannato e punito con la degradazione nella pubblica piazza. Dreyfus viene poi portato in prigione sull'Isola del Diavolo. Nel frattempo i suoi amici lottano per la sua innocenza ed Esterhazy confessa di aver falsificato il documento, per poi suicidarsi. Dreyfus torna in Francia per poi essere reintegrato nell'esercito.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Foto di Alfred Dreyfus

Fatto realmente accaduto nel 1894: Alfred Dreyfus, un ufficiale dello stato maggiore, fu accusato di vendere segreti per una potenza straniera. Fu processato e giudicato colpevole di prove inconsistenti e condannato al carcere sull'isola del Diavolo[1] al largo della costa della Guyana francese, dove rimase per otto anni, finché i suoi influenti amici, che presero sul serio la sua causa, provarono che si trattava di un complotto formato da altri ufficiali. Il vero responsabile era difatti il colonnello Ferdinand Walsin Esterhazy, che successivamente confessò di aver falsificato i documenti ma non si suicidò come nella pellicola, bensì andò in esilio in Inghilterra. Dreyfus fu infine perdonato dal presidente Émile Loubet e tornò al suo posto nell'esercito.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ DEVIL'S ISLAND, su storiamito.it. URL consultato l'8 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Richard Abel: The Ciné Goes to Town: French Cinema, 1896-1914, Updated and Expanded Edition. University of California Press, 1998. Pag. 193
  • John Fullerton, Jan Olsson: Allegories of Communication: Intermedial Concerns from Cinema to the Digital. Indiana University Press, 2004. pag. 166

Altri film sull'affare Dreyfus[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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