Krystyna Krahelska

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Krystyna Krahelska
Krystyna Krahelska (1938)
SoprannomeDanuta
NascitaMazurki, 24 marzo 1914
MorteVarsavia, 2 agosto 1944
Luogo di sepolturaCimitero di Służew
Dati militari
Paese servitoBandiera della Polonia Polonia
Forza armata Armia Krajowa
Anni di servizio1939-1943
GradoSergente
ComandantiKarol "Wron" Wróblewski
GuerreSeconda guerra mondiale
BattaglieInsurrezione di Varsavia
Decorazioni
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Krystyna Krahelska (Mazurki, 24 marzo 1914Varsavia, 2 agosto 1944) è stata una poetessa ed etnografa polacca, fu un membro dell'Armia Krajowa e partecipò all'insurrezione di Varsavia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Targa commemorativa al Palazzo Czartoryski di Varsavia.

Nacque a Mazurki, vicino a Baranovichi (all'epoca nell'Impero russo, oggi in Bielorussia), in una tipica famiglia di intellettuali. Il padre, Jan Krahelski, era ingegnere, poi ufficiale dell'esercito polacco e voivoda della Polesie dal 1926 al 1932. La madre era Janina Bury, biologa. Era la nipote di Wanda Krahelska-Filipowicz (una delle partecipanti all'attentato al governatore generale russo Georgi Skalon) e la cugina del marito di Halina Krahelska.

Nel 1928 entrò a far parte dell'organizzazione scout Związek Harcerstwa Polskiego (ZHP) e dal 1929 al 1932 fu alla guida di un gruppo scout. Nel 1931 partecipò al raduno degli scout slavi a Praga con la delegazione polacca. Nel 1932 si diplomò alla scuola media Romuald Traugutt di Brześć nad Bugiem. Dall'ottobre 1932 studia geografia, storia ed etnografia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Varsavia. In quel periodo è stata una pupilla di Cezaria Jędrzejewiczowa. Nel maggio 1939 superò l'esame finale. Dal 1936 al 1937 posò per Ludwika Nitschowa, scultrice della Sirena di Varsavia[1].

Nel settembre 1939 la Polonia fu invasa dai nazisti e Varsavia occupata. Durante l'occupazione, visse a Varsavia e lavorò presso l'Istituto Nazionale di Coltivazione Agricola. Fu un corriere della Resistenza nella regione di Navahrudak. Dal 1943 al 1944 trasportò armi, si formò in medicina e lavorò come infermiera nell'ospedale locale di Włodawa, addestrò anche altre ragazze a prestare servizio medico.[2]

Dal maggio 1943, e specialmente durante l'insurrezione di Varsavia, fu assegnata come infermiera al 1108º plotone[1] (comandante: tenente Karol "Wron" Wróblewski) nella 3ª compagnia del 1º squadrone "Jeleń" del 7º reggimento di cavalleria AK di Lublino con lo pseudonimo "Danuta".[3] Il 1º agosto, il plotone attaccò un edificio in via Marszałkowska 3/5, ospitava la redazione e la tipografia del "Nowy Kurier Warszawski".[1] Mentre stava soccorrendo un collega ferito fu colpita tre volte al petto. Fu operata in ospedale ma a causa delle ferite riportate morì la mattina del 2 agosto.[3][4]

Krystyna Krahelska fu sepolta la prima volta nel giardino della casa al numero 36 di via Polna. Dopo la guerra le sue ceneri furono trasferite nel vecchio cimitero di Służew.[5] Fu promossa al grado di sergente dell'esercito postuma e le furono assegnate diverse medaglie.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Ha scritto poesie e canzoni per gran parte della sua vita. La più famosa delle sue poesie fu "Hej chłopcy, bagnet na broń" ("Ehi ragazzi, baionetta sul fucile"), scritta nel gennaio 1943 per i soldati del battaglione clandestino "Baszta"[6]. Divenne la canzone più popolare della clandestinità polacca e dell'insurrezione di Varsavia[6]. Il testo fu pubblicato per la prima volta sulla rivista clandestina "Bądź Gotów" ("Siate pronti") (20 novembre 1943 n. 21) e ristampato più volte sulla stampa insurrezionale. Inoltre, fu pubblicato in due antologie clandestine: "Pieśni podziemne" (1944) e "Śpiewnik BCh" (ottobre 1944), e in molte antologie di guerra[6].

Durante l'occupazione, due sue poesie furono conosciute e ampiamente cantate: la canzone "Kołysanka" ("Ninna nanna") scritta nel 1941-1942; titolo alternativo: "Kołysanka o zakopanej broni" ("Ninna nanna delle armi sepolte") e "Kujawiak", nota anche come "Kujawiak konspiracyjny ("Kujawiak cospiratorio"), "Kujawiak partyzancki" ("Kujawiak dei partigiani").[6]

Dopo la guerra furono pubblicate due raccolte di sue poesie e canzoni, tra cui "Smutna rzeka" ("Fiume triste") e "Wiersze" ("Poesie"). I suoi testi sono stati utilizzati da Aga Zaryan nel suo album "Umiera piękno" ("La bellezza muore").

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce dell'Armia Krajowa - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al valore - nastrino per uniforme ordinaria
— 1944 (postuma)[7]
Croce d'oro al merito con spade - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Penna e fucile. La vita coraggiosa della poeta Krystyna Krahelska (1914-1944), su Sentieri Sterrati A.P.S., 2 luglio 2022. URL consultato il 12 marzo 2024.
  2. ^ Michalska
  3. ^ a b Michalska, p. 212
  4. ^ (PL) Adam Borkiewicz, Powstanie warszawskie, Warszawa, Instytut Wydawniczy "Pax", 1969, p. 64.
  5. ^ (PL) Stefan K. Kuczyński e Mieczysław Wieruszewski, Pomnik Syreny nad Wisłą, in Kronika Warszawy, vol. 3, n. 47, 1981, p. 68.
  6. ^ a b c d (PL) Powstańcze Biogramy - Krystyna Krahelska, su www.1944.pl. URL consultato il 12 marzo 2024.
  7. ^ a b c Krystyna Krahelska, su 1944.pl.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (PL) Andrzej Krzysztof Kunert, Słownik biograficzny konspiracji warszawskiej 1939–1945, vol. 2, Warszawa, Instytut Wydawniczy "Pax", 1987, pp. 96–97, ISBN 83-211-0758-3.
  • (PL) Hanna Michalska, Słownik uczestniczek walki o niepodległość Polski 1939–1945; poległe i zmarłe w okresie okupacji niemieckiej, Warszawa, Państwowy Instytut Wydawniczy, 1988, pp. 211-212, ISBN 83-06-01195-3.

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