Kappazuri

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Una stampa di Urakusai Nagahide, risalente ai primi dell'Ottocento

Le Kappazuri (合羽摺?), o anche kappa-zuri, kappazuri-e (合羽摺絵?) e katagamizuri-e (型紙摺絵?), sono una tipologia di xilografie giapponesi realizzate con blocchi di legno in un unico colore (solitamente nero) e poi colorate mediante stencil. Sebbene prodotte anche a Edo (Tokyo), sono più strettamente associate alle città di Osaka[1] e Kyoto. L'autore di kappazuri più prolifico fu Urakusai Nagahide ma, fu utilizzata da artisti del calibro di Ōoka Shunboku.[1]

Una kappazuri può essere identificata dalla presenza di pennellate visibili, irregolarità del colore, ristagni di inchiostro ai margini dei ritagli dello stencil e spazi vuoti o sovrapposizioni tra aree colorate e contorni neri. Con il termine kappazuri sono indicate anche quelle stampe prodotte.[2][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bernabò Brea, Kondo, p.125.
  2. ^ (EN) Amy Reigle Newland, Hotei Encyclopedia of Japanese Woodblock Prints, Amsterdam, Hotei, 2005, ISBN 978-90-74-82265-7.
  3. ^ (EN) Richard Douglas Lane, Images from the Floating World, The Japanese Print, Oxford, Oxford University Press, 1978, ISBN 978-01-92-11447-1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Bernabò Brea e Eiko Kondo, Stampe e Pitture - L'ukiyo-e dagli inizi a Shunshō, Genova, Sagep Editrice, 1979.