Julius Richard Büchi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Julius Richard Büchi

Julius Richard Büchi (Porto Alegre, 31 gennaio 1924[1]1984) è stato un logico e matematico svizzero. Julius Richard Büchi è nato in Brasile, nella città di Porto Alegre dove vivevano i genitori Jacob ed Hedwig Büchi-Eigensatz, prima di ritornare in Svizzera della quale erano originari quando Richard aveva due anni[2].

Si è iscritto poi all'Università di Zurigo, dove ha ottenuto il dottorato in scienze naturali nel 1950 all'ETH di Zurigo, sotto la supervisione di Paul Bernays e Ferdinand Gonseth, con una tesi intitolata Die Boole'sche Partialordnung und die Paarung von Gefügen (L'ordine parziale di Boole e l'abbinamento delle strutture)[3]. Poco tempo dopo si è trasferito a Lafayette, nell'Indiana, alla Purdue University. Büchi e il suo primo studente Lawrence Landweber hanno lì iniziato gli studi che hanno avuto una grande influenza sullo sviluppo successivo dell'informatica teorica.

Insieme al suo collega e amico Saunders Mac Lane, anche lui allievo di Paul Bernays, Büchi ha pubblicato numerose opere celebri. È all'origine di quello che è diventato poi noto come l'automa di Büchi, un automa a stati finiti che accetta insiemi di parole infinite note come linguaggi omega-regolari e che generalizzano la definizione di linguaggio regolare per parole di lunghezza infinita[4]. Il "problema degli n quadrati", noto anche come il problema di Büchi, è un problema aperto dalla teoria dei numeri, strettamente correlato al decimo problema di Hilbert.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sylvia Büchi, The Life of J. Richard Büchi, in Saunders Mac Lane e Dirk Siefkes (a cura di), The Collected Works of J. Richard Büchi, 1990, pp. 4-6, DOI:10.1007/978-1-4613-8928-6. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  2. ^ S. Büchi, p. 4.
  3. ^ S. Büchi, p. 5.
  4. ^ (EN) E. Allen Emerson, The Role of Büchi’s Automata in Computing Science, in Saunders Mac Lane e Dirk Siefkes (a cura di), The Collected Works of J. Richard Büchi, 1990, pp. 18-22, DOI:10.1007/978-1-4613-8928-6. URL consultato il 30 dicembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2536445 · ISNI (EN0000 0001 0862 8773 · LCCN (ENn87852137 · GND (DE118898876 · BNF (FRcb122981016 (data) · J9U (ENHE987007425145405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n87852137
  Portale Matematica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di matematica