Jules-Élie Delaunay
Jules-Élie Delaunay (Nantes, 13 giugno 1828 – Parigi, 5 settembre 1891) è stato un pittore francese, noto per i suoi ritratti e i suoi affreschi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Jules-Élie Delaunay nacque a Nantes nel dipartimento Loire-Atlantique e a vent'anni entrò nella École des Beaux-arts di Parigi, allievo di Hippolyte Flandrin e di Louis Lamothe. Nel 1856 vinse il secondo Prix de Rome e trascorse a Roma quattro anni. Durante il suo soggiorno romano si distaccò progressivamente dall'ideale della perfezione raffaellista per accostarsi maggiormente alla sincerità e alla severità della pittura quattrocentesca.
Fu comunque un pittore classico, e, pur mantenendo una precisa personalità, lavorò nella scia di Ingres.
Tornato a Parigi si andò specializzando nelle grandi composizioni pittoriche e per questo ricevette diversi incarichi importanti sia dalla Chiesa che dallo Stato.
Affrescò la chiesa di Saint Nicolas di Nantes, realizzò 5 pannelli (Apollo, Orfeo, Anfione) per l'Opera di Parigi, dipinse 12 tele per la sala del Consiglio di Stato del Palais Royal. Inoltre decorò la scala d'onore del Municipio di Parigi e, per la navata del Pantheon, compose vari pannelli rappresentanti la vita di Santa Genoveffa e di Attila. Per quest'ultimo lavoro Delaunay si impegnò talmente che, dopo 15 anni, l'opera era ancora incompiuta e tale è rimasta[1].
Nel 1879 fu eletto membro dell'Accademia di Belle arti e dieci anni dopo divenne Capo dell'atelier della Scuola superiore di Belle arti di Parigi. Il Museo d'Orsay conserva di lui il quadro La peste a Roma e un nudo di donna intitolato "Diana". Al Museo di Nantes è esposta la sua tela La lezione di piano. Negli ultimi dieci anni di vita Delaunay si dedicò ai ritratti, e ciò fece aumentare di molto la sua popolarità.
Morì a Parigi all'età di 63 anni.
Opere
[modifica | modifica wikitesto](Elenco parziale)
- 1859 - La Mort de la Nymphe Hesperia,
- 1865 - Charles Hayem, - (verso il 1838-1902), (Musée d'Orsay)
- 1869 - Peste à Rome, - (Musée d'Orsay)
- 1871 - Portrait de Mademoiselle Stéphanie Brousset, - (Museo di Belle arti di Nantes)
- 1872 - Diane, - (Musée d'Orsay)
- 1874-1891 - Sainte Geneviève calmant les Parisiens, (Panthéon di Parigi)
- 1878 - Portrait de Madame Geneviève Bizet, (Musée d'Orsay)
- 1887 - Portrait de L'Abbé Egidio Sotta, (Museo Gustave Moreau)
Premi
[modifica | modifica wikitesto]- 1853 - Secondo Prix de Rome assieme a Henri-Pierre Picou, con l'opera: Jésus chassant les vendeurs du Temple
- 1856 - Secondo Prix de Rome con l'opera: Retour du jeune Tobie
Monumenti affrescati o decorati
[modifica | modifica wikitesto]Edifici religiosi
[modifica | modifica wikitesto]- Convento della Visitazione a Nantes
- Chiesa di San Francesco Saverio di Parigi
- Chiesa della Santa Trinità di Parigi
Edifici civili di Parigi
[modifica | modifica wikitesto]- Panthéon
- Palais-Royal
- Opéra Garnier
- Corte di cassazione
- Consiglio di Stato
Allievi
[modifica | modifica wikitesto](elenco parziale)
- Henri Dabadie (1867-1949)
- Henry Daras
- George Desvallières (1877-1880)
- Émile Dezaunay (1854-1938)
- Raoul du Gardier
- Marcel Paul Meys
- Louis Ridel (1866-1937)
- Georges Rouault
- José Maria Veloso Salgado
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Ritratto di Stephanie Brousset
-
Fanny Guiard Goüin
-
-
Morte di Esperia
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fontanel Béatrice, Wolfromm Daniel, Quand les artistes peignaient l'histoire de France, De Vercingétorix à 1918, Ediz. Seuil, Parigi, 2002
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Crushholm Hugh, Encyclopaedia Britannica, Cambridge University Press, 1911
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jules-Élie Delaunay
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Esposizione Virtuale di opere di Jules-Élie Delaunay tratte dalla collezione del Museo di Belle arti di Nantes [collegamento interrotto], su jules-elie-delaunay.com.
- (EN) Jules-Élie Delaunay su Artcyclopedia, su artcyclopedia.com.
- Le pitture di Jules-Élie Delaunay all'Opéra Garnier, su latribunedelart.com. URL consultato il 27 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17497228 · ISNI (EN) 0000 0000 8360 8636 · CERL cnp01387247 · Europeana agent/base/52669 · ULAN (EN) 500023462 · LCCN (EN) nr89012095 · GND (DE) 119016184 · BNE (ES) XX939223 (data) · BNF (FR) cb14972665f (data) · J9U (EN, HE) 987007509851805171 |
---|