Joseph Fauchier

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Museo della maiolica a Marsiglia, Leone seduto realizzato dalle officine Joseph Fauchier a Marsiglia, inizio XIX secolo

Joseph Fauchier (Peyruis, 16871751) è stato un ceramista francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Joseph Fauchier era un produttore di maiolica, una forma di ceramica smaltata, a Marsiglia, in Francia, capostipite di una famiglia di ceramisti.

Ha imparato il suo mestiere nell'Atelier di Anne Clerissy Héraud, quindi ha creato i suoi lavori a Marsiglia dal 1710: l'azienda di famiglia fu in attività dal 1710 al 1795.[1]

Dopo aver gestito la fabbrica di maioliche di Madeleine Heraud e Lois Leroy dal 1710 al 1728, Joseph Fauchier creò la propria azienda nel 1730 che divenne una delle più grandi fabbriche della prima metà del XVIII secolo.[1]

Produsse ceramica caratterizzata dalla grande finezza e dalla sobria decorazione, piastrelle devozionali e servizi di tipo Moustier e Rouen.[1] Fauchier iniziò a realizzare statue e si specializzò in maioliche decorate con fiori in composizioni naturali. All'inizio della produzione l'opera utilizzava decorazioni "à la Berain". Successivamente sono state utilizzate ghirlande o ghirlande di fogliame che circondano paesaggi. La fabbrica produceva paesaggi policromi talvolta in stile "cinese".

Portò a Marsiglia il nipote, detto anche Joseph Fauchier, che guidò l'azienda dal 1751 fino alla sua morte nel 1789, anche'egli buon tecnico e abile organizzatore che predilesse i gialli a gran fuoco soprattutto in decorazioni finemente lineari;[1] alla sua morte subentrò il figlio di quest'ultimo Joseph-Francois fino alla chiusura definitiva della fabbrica nel 1795, che si dimostrò abile nelle cromie a gran fuoco con propensione per la porpora di manganese.[1]

Diversi artisti di talento lavorarono per il maestro tra cui Joseph Viry e Jean Rome, quest'ultimo ceramista di Montpellier.

Una strada di Marsiglia è intitolata a Joseph Fauchier.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Fauchier, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, p. 464.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Daniela Di Castro e Roberto Valeriani, Il valore delle porcellane europee, Umberto Allemandi Editore, 1985.
  • T. Emiliani e E. Emiliani, Tecnologia dei Processi Ceramici, Faenza, Società Editrice Ceramurgia s.r.l., 1982.
  • G. P. Emiliani e F. Corbara, Tecnologia Ceramica "Le Materie Prime", I, Faenza, Gruppo Editoriale Faenza Editrice S.p.A., 1999.
  • G. P. Emiliani e F. Corbara, Tecnologia Ceramica "Le Lavorazioni", II, Faenza, Gruppo Editoriale Faenza Editrice S.p.A., 1999.
  • G. P. Emiliani e F. Corbara, Tecnologia Ceramica "Le Tipologie", III, Faenza, Gruppo Editoriale Faenza Editrice S.p.A., 2001.
  • (FR) Christine Lahaussois, La céramique, Massin, 2000.
  • (DE) P. Rada, Die Technik der Keramik, Dausien, 1989.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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