Giacinto Boni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Jim Boni)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Jimmy Boni
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera del Canada Canada
Altezza 178 cm
Peso 75 kg
Hockey su ghiaccio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1998 - giocatore
Carriera
Periodo Squadra PG G A Pt
Squadre di club0
1980-1982 Bolzano ? 0 0 0
1982-1984 Mastini Varese 60 10 58 68
1984-1986 Bolzano 62 12 62 74
1986-1987 Fassa 37 12 37 49
1987-1991 Bolzano 77+ 8 77 85
1991-1995 CourmAosta 51+ 12 40 52
1994-1995 → AS Hockey Aosta 2000 3 1 2 3
1996-1998 EC Ulm/Neu-Ulm 54 21 48 69
Nazionale
1985-1988 Bandiera dell'Italia Italia 10 1 2 3
Allenatore
1999-2003 ERC Ingolstadt Head Coach
2003-2007 Vienna Capitals Head Coach
2006-2007 Bandiera dell'Austria Austria Head Coach
2007-2009 Black Wings Linz Head Coach
2015-2016 Vienna Capitals Head Coach
Dirigente
2009-2014 ERC Ingolstadt Direttore sportivo
0 Dati relativi al campionato e ai playoff.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 23 febbraio 2015

Giacinto Boni, meglio noto come Jimmy o Jim (Supino, 4 giugno 1963), è un allenatore di hockey su ghiaccio, dirigente sportivo ed ex hockeista su ghiaccio italiano naturalizzato canadese.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Da giocatore, nel ruolo di difensore, Boni ha militato nel campionato di Serie A con oltre 250 presenze, vestendo la maglia dell'HC Bolzano (con il quale ha vinto tre scudetti italiani, nel 1985, 1988 e 1990), dell'AS Mastini Varese, dell'HC Courmaosta e del SHC Fassa. Ha concluso la sua carriera da giocatore militando in Germania, nella terza serie, con la squadra dell'EC Ulm/Neu-Ulm[1].

La morte di Miran Schrott[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 gennaio 1992, in uno scontro di gioco durante la partita di serie B fra il suo CourmAosta ed il Gardena, Boni colpì al petto con la stecca il giocatore altoatesino Miran Schrott.[2] Schrott si accasciò al suolo, fu trasportato all'ospedale di Chamonix dove morì poche ore dopo.[2] Boni fu indagato[3] e processato con l'accusa di omicidio preterintenzionale.[4]

La federazione lo sospese dapprima per la parte finale della stagione 1991-1992, poi, nel mese di giugno 1992, la procura federale chiese la sua radiazione, che divenne, nel successivo mese di dicembre, una squalifica fino al 30 settembre 1994. Poco più di un mese dopo la federazione annullò la squalifica,[5] complice anche una protesta dei giocatori di tutte le squadre (ad eccezione di quelli del Gardena), organizzata da Maurizio Catenacci, che ritardarono l'inizio delle gare.[6]

L'accusa fu poi derubricata in omicidio colposo[senza fonte], e Boni condannato a tre mesi di reclusione, commutati in multa: i giudici sentenziarono che quando Boni colpì l'avversario non aveva intenzione di fargli male.[5][7]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Ha allenato per quattro stagioni l'ERC Ingolstadt, in seconda serie (1999-2002) ed in Deutsche Eishockey Liga (2002-2003).

Si è trasferito poi in Austria dove - per quattro stagioni (2003-2007) - ha allenato i Vienna Capitals, vincendo anche un campionato (2004-2005). Nel 2005, la nazionale maschile austriaca retrocesse dal gruppo A alla I divisione, e la nazionale fu affidata a Boni, che riuscì a vincere i mondiali di I divisione del 2006, ma non a salvarsi nei successivi mondiali 2007, dimettendosi. Nel 2007 lasciò anche i Capitals per trasferirsi in un'altra squadra austriaca, i Black Wings Linz.

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Dopo due stagioni sulla panchina del Linz, nell'estate del 2009 (anche se l'annuncio era stato dato già nel dicembre precedente) Boni è tornato all'ERC Ingolstadt, ma nel ruolo di direttore sportivo.[8] Dal 15 gennaio 2014 ha lasciato la squadra, per divergenze con la dirigenza del club.[9]

Ritorno in panchina[modifica | modifica wikitesto]

Dopo oltre un anno di stop, nel febbraio 2015 Boni ha fatto ritorno sulla panchina dei Vienna Capitals, dove ha sostituito Tom Pokel poco prima dell'inizio dei playoff della EBEL 2014-2015.[10] Al termine della successiva stagione 2015-2016, Boni ha lasciato i Capitals.[11]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Bolzano: 1981-1982, 1984-1985, 1987-1988, 1989-1990

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Vienna: 2004-2005

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Estonia 2006

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Statistiche di Boni
  2. ^ a b Morte di un giocatore di hockey, su members.tripod.com, 25 gennaio 2002. URL consultato il 9 settembre 2014.
  3. ^ Una morte senza ragione, su archiviostorico.corriere.it, 18 gennaio 1992. URL consultato il 9 settembre 2014.
  4. ^ Una morte senza ragione, su archiviostorico.corriere.it, 18 gennaio 1992. URL consultato il 9 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  5. ^ a b Schrott, storia di una tragedia inutile. Dimenticato dall'hockey dopo 10 anni, su archiviostorico.gazzetta.it, 15 gennaio 2002. URL consultato il 9 settembre 2014.
  6. ^ (EN) In defence of Jim Boni, su libcom.org, 11 agosto 2011. URL consultato il 9 settembre 2014.
  7. ^ Tre mesi a Boni: "non voleva fare male", su archiviostorico.corriere.it, 17 febbraio 1994. URL consultato il 9 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  8. ^ (DE) Boni kommt im Sommer, su kicker.de, 15 dicembre 2008. URL consultato il 9 settembre 2014.
  9. ^ (DE) Sportdirektor Jim Boni verlässt Ingolstadt schon zum 15. Januar, su eishockeynews.de, 13 gennaio 2014. URL consultato il 9 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2014).
  10. ^ EBEL: Pokel, dal trionfo a Bolzano all’esonero a Vienna. In arrivo Jimmy Boni, su hockeytime.net, 23 febbraio 2015. URL consultato il 24 febbraio 2015.
  11. ^ (DE) Coach Boni verlässt die Capitals, su laola1.at, 6 marzo 2016. URL consultato il 14 dicembre 2016.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]