Jean-Pierre Franque

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Allegoria della Francia prima del ritorno di Napoleone dall'Egitto, 1810, olio su tela, Parigi, Museo del Louvre

Jean-Pierre Franque (Buis-les-Baronnies, 11 agosto 1774Quintigny, 28 marzo 1860) è stato un pittore francese.

Fratello gemello di Joseph-Boniface Franque, cominciarono i propri studi a Grenoble nel 1786 per poi usufruire dell'assistenza finanziaria dalla Convenzione nazionale, in virtù del decreto del 15 gennaio 1792, per poter entrare nell'atelier di Jacques-Louis David[1]

Jean-Pierre Franque divenne assistente del maestro, partecipando alla realizzazione del quadro Le Sabine nel 1799, e beneficiando con questo titolo di una camera sopra l'atelier. Sempre in questo periodo si avvicina col fratello a Pierre-Maurice Quay, e alla Secte des Barbus. Per questo motivo David scelse di sostituirlo come assistente, affidando l'incarico a Jérôme-Martin Langlois.

Nel 1802 si sposò con Lucile Messageot, anch'ella pittrice, con la quale ebbero, nello stesso anno, una figlia.

Ebbe un buon successo al Salon del 1806 con un progetto di decorazione per il Palazzo dell'Eliseo . Nel 1812 espose al Salon una tela raffigurante la Battaglia di Zurigo dipinta commissionata da Andrea Massena[1].

Con l'avanzare dell'età si dedicò soprattutto alla ritrattistica. Espose al suo ultimo Salon nel 1853.

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b Claude Augé, Nouveau Larousse illustré - Dictionnaire universel encyclopédique, vol. 4, p. 671.
  2. ^ Esiste una riproduzione sotto forma di arazzo realizzata dalla Manifattura dei Gobelins conservata al Musée Magnin di Dijon
  3. ^ Didier Rykner. Trois tableaux restaurés regagnent l’église Sainte-Croix-des-Arméniens. La Tribune de l'Art, 27 novembre 2020. Lire en ligne
  4. ^ Tribune de l’art Archiviato il 10 dicembre 2009 in Internet Archive., achat en 2007 de la galerie Terrades, Paris.
  5. ^ (FR) TOUSSAINT-GUILLAUME, COMTE DE LA MOTTE-PIQUET, su base Joconde, ministère français de la Culture.
  6. ^ (FR) Louis-Charles de Rezay, COMTE DU CHAFFAULT (1711-1793), su base Joconde, ministère français de la Culture.

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Controllo di autoritàVIAF (EN24874789 · ISNI (EN0000 0003 9916 6192 · ULAN (EN500024773 · BNF (FRcb14974195g (data)