Jānis Poruks

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Jānis Poruks

Jānis Poruks (Druviena, 13 ottobre 1871Tartu, 25 giugno 1911) è stato uno scrittore lettone.

Nato in una famiglia di agricoltori benestanti, dopo essere stato allievo del conservatorio di Dresda e studente di chimica a Riga, nel 1901 fu ricoverato in un ospedale psichiatrico, a causa di una crisi psichica dovuta allo smisurato desiderio di conoscere così tante discipline.[1][2][3]

Poruks fu per tutta la sua breve esistenza dibattuto tra la ricerca di una fede e le speculazioni intellettuali.[1]

Autore delle opere Il pescatore di perle (1895) e Gente pura di cuore (1896), Le lacrime (1898), I restauratori di Roma (1900), Le vesti bianche (1903), L'ospite (1905),[2] finì i suoi giorni ricoverato nuovamente in una clinica per malati mentali.[3]

  • Il pescatore di perle (1895);
  • Gente pura di cuore (1896);
  • Le lacrime (1898);
  • I restauratori di Roma (1900);
  • Le vesti bianche (1903);
  • L'ospite (1905).
  1. ^ a b Poruks, Janis, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, p. 317.
  2. ^ a b Poruks o Porukus, Jānis, su sapere.it. URL consultato il 20 marzo 2022.
  3. ^ a b Jānis Poruks, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 marzo 2022.

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