Jacques Grüber

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Jacques Grüber

Jacques Grüber (Sundhouse, 25 gennaio 1870Parigi, 5 dicembre 1936) è stato un artista francese maestro nella lavorazione del vetro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver studiato all'École des beaux-arts de Nancy, ottenne una borsa di studio dalla città di Nancy che gli consentì di frequentare i corsi di Gustave Moreau a Parigi.

Ritornò a Nancy nel 1893 dove iniziò ad insegnare all'École des beaux-arts prima di collaborare con la cristalleria Daum, realizzare dei disegni per il mobiliere Majorelle e delle copertine di libri per René Wiener.

Realizzò un proprio studio nel 1897 specializzandosi nella realizzazione di vetrate artistiche.

Si interessò a tutte le tecniche delle arti decorative prima di specializzarsi nella realizzazione di vetrate intorno al 1900. Nel 1901 fu uno dei fondatori del movimento artistico della scuola di Nancy e fece parte del comitato direttivo. Oggi è considerato il maestro vetraio più rappresentativo della scuola di Nancy e sue sono le vetrate della Chambre de Commerce et d'Industrie de Nancy, della Villa Majorelle e parte di quelle della Villa Bergeret. Ancora sue sono le vetrate della Galeries Lafayette di Parigi.

Nel 1914 si trasferì a Parigi stabilendo il suo studio a Villa d'Alésia nel XIV arrondissement.

Egli parteciperà alla decorazione del transatlantico Ile-de-France, occupandosi dell'illuminazione.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Vetrate[modifica | modifica wikitesto]

  • Vetrate del Musée de l'École de Nancy, (Sei diversi elementi: la vetrata raffigurante un volto femminile sulla porta d'ingresso, tetto in vetro a decoro di pigne, la parte centrale della cosiddetta veranda della sala, il tetto in vetro della scala, le vetrate «Luffas et nymphéas» e le vetrate delle imposte della porta d'ingresso dell'aquarium).
  • Vetrate del Crédit lyonnais de Nancy.
  • Vetrate della Villa Majorelle, 1901-1902.
  • Vetrate dell'Immeuble Georges Biet, 1901-1902.
  • Vetrate del municipio d'Euville, 1901-1903.
  • Vetrate della Maison du Docteur Paul Jacques, 1905.
  • Vetrate Tiffany del Gran Hotel de la Ciudad de México, (grande magazzino all'epoca) -1908.
  • Vetrate della Chambre de commerce et d'industrie de Meurthe-et-Moselle, ?-1909.
  • Vetrate della Villa Bergeret.
  • Numerose vetrate e restauri per le chiese della Lorena agli inizi del XX secolo.
  • Vetrate del padiglione "Nancy et l'Est" all'esposizione della arti decorative di Parigi nel 1925.
  • Vetrata della scalinata d'onore della sede delle fonderie di Pont-à-Mousson SA (Nancy, 1926-1928).
  • Vetrate dell'Abbazia di Montbenoît (1927).
  • Vetrate della Hall Fontenoy e del Ministère des Affaires sociales et de la Santé (1929-1930)
  • Vetrate della chiesa Notre-Dame-du-Rosaire, Parigi. Le vetrate rappresentavano il rosario dedicato alla Vergine.
  • Vitraux della basilica Notre-Dame de Brebières di Albert
  • Vetrate della chiesa di Saint-Pierre de Lamotte-Warfusée (Somme).
  • Vetrate della chiesa del Saint-Sépulcre, Montdidier.
  • Vetrate della chiesa Notre-Dame de Lorette de Tilloloy (Somme).
  • Vetrate della chiesa d'Ancerviller.

Via Crucis[modifica | modifica wikitesto]

  • 1926 - Via Crucis della chiesa di Clamecy[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Collectif, Le Lap, ciment-roi de l'art déco , Impr. Le Réveil de la Marne, juillet 2014, catalogue de l'exposition éponyme, à la Maison des Arts d'Antony., p15/20.p.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Le vitrail à l'Exposition internationale des arts décoratifs, Paris, 1925, 4 p. 42 pl.
  • Agnès Acker (dir.), Encyclopédie de l'Alsace, 13 v., p. 3533
  • Jean-Charles Cappronier et Michel Hérold, «Jacques Gruber et les vitraux du ministère du Travail: un bienfait imprévu de la loi sur les Assurances sociales», Monumental: revue scientifique et technique des monuments historiques, n. 1, 2004, p. 56-61
  • Françoise Dierkens-Aubry, Francis Roussel, Anne Kennes-Roolant (et al.), Jacques Gruber, ébéniste et maître-verrier, 1871-1936, Bruxelles, 1983, 66 p. (catalogue de l'exposition au Musée Horta de Bruxelles)
  • Michel Hérold, «L'atelier parisien de Jacques Gruber», Monumental: revue scientifique et technique des monuments historiques, n. 1, 2004, p. 50-55
  • Claire Pélissier, «Un génie des matériaux. Jacques Gruber et la conception d'un coffret à souvenirs», Arts nouveaux,n. 23, septembre 2007, p. 18-23

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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