Ioane Petritsi

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Monumento di Ioane Petritsi a Tbilisi

Ioane Petritsi (georgiano: იოანე პეტრიწი; noto anche come Giovani Petritsi[1]; Meschezia, ... – ...) è stato un filosofo georgiano, aderente al Neoplatonismo e vissuto a cavallo fra l'XI e il XII secolo.

Attivo nell'Impero bizantino e nel Regno di Georgia, è noto soprattutto per le traduzioni e i commenti estesi delle opere di Proclo. Secondo la Stanford Encyclopedia of Philosophy, è il "più importante filosofo georgiano del Medioevo" e "il filosofo georgiano più letto in assoluto".[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le informazioni biografiche attendibili sono limitate ad indicazioni indirette presenti nelle sue stesse opere e ad alcuni dettagli forniti dagli studiosi georgiani del XVIII secolo. Secondo le poche fonti disponibili, nacque in una famiglia aristocratica della provincia di Samtskhe e studiò a Costantinopoli sotto la tutela di Michele Psello e Giovanni Italo. Dopo la caduta di quest'ultimo, Ioane si sarebbe rifugiato nel Monastero georgiano di Petritsoni, in Bulgaria, da cui derivò il suo epiteto Petritsi.

Tradusse numerose opere filosofiche, principalmente neoplatoniche, con l'obiettivo di conciliare le idee classiche con il messaggio principale del Cristianesimo. La sua ampia visione filosofica lo portò in collisione con l'ortodossia patristica georgiana, finché il re Davide IV di Georgia lo introdusse infine all'Accademia del monastero Gelati. Egli tradusse gli scritti di Aristotele, Proclo, Nemesio, Ammonio di Ermia, parti della Bibbia, testi agiografici, fra gli altri. Delle sue poche opere originali, la più importante è un ampio commento a Proclo e al neoplatonismo, sebbene egli abbia composto anche poesie ascetiche e mistiche e inni.

Sia la filosofia che lo stile letterario di Petritsi esercitarono un influsso duraturo sul pensiero e sulla letteratura filosofica georgiana, influsso che divenne più importante nel XVIII secolo al tempo dello studioso riformista Antonio I, patriarca di Georgia.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Augustine Casiday, The Orthodox Christian World, p. 544
  2. ^ Tengiz Iremadze, Joane Petrizi, a cura di Zalta, primavera 2015, 1º gennaio 2015.
  3. ^ Iremadze, Tengiz (2006). Joane Petrizi. Stanford Encyclopedia of Philosophy

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gigineishvili, Levan (2007), The Platonic Theology of Ioane Petritsi. Gorgias Press, ISBN 1-59333-395-1
  • Gigineishvili, Levan The harmonisation of neoplatonism and christianity in the Gelati monastic school, Annual of Medieval Studies at the Central European University for 1994–1995, 1996, p. 124–139.
  • Iremadze, Tengiz, Joane Petrizi, Stanford Encyclopedia of Philosophy, 2006
  • Iremadze, Tengiz, Konzeptionen des Denkens im Neuplatonismus. Zur Rezeption der Proklischen Philosophie im deutschen und georgischen Mittelalter: Dietrich von Freiberg – Berthold von Moosburg – Joane Petrizi (Bochumer Studien zur Philosophie, vol. 40), Amsterdam – Philadelphia: B. R. Grüner Publishing Company, 2004.
  • Hans-Christian Günther, Die Übersetzungen der Elementatio theologica des Proklos und ihre Bedeutung für den Proklostext, Einige vorläufige Bemerkungen zur Bedeutung von Petrizis Übersetzung der Elementatio für die Textkonstitution, Leida, E. J. Brill, 2007
  • Lela Alexidze, Ioane Petritsi und die antike Philosophie, Tbilissi, 2008
  • Lela Alexidze & Lutz Bergemann, Ioane Petrizi. Kommentar zur Elementatio theologica des Proklos, Amsterdam, B. Grüner, 2009
  • Lela Alexidze, Griechische Philosophie in den Kommentaren des Joane Petrizi zur Elementatio theologica des Proklos, Oriens Christianus 81, 1997, p. 148-168
  • Chelidze, Edisher, Über das Leben und das Wirken von Ioane Petrizi, In: Religion. 3-4-5, 1994, pp. 113–126.
  • Khuroshvili, Giorgi, Jerusalem and Athens in Medieval Georgian Thought, in: Philosophie und Sozialtheorie, Band 1, Leben verstehen. Herausgegeben von T. Iremadze, U. R. Jeck, H. Schneider. Logos Verlag, Berlino, 2014. pp. 97–101.
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